Dettagli Recensione
Napoli ferrovia
La città è Napoli. L'io narrante, è lo stesso Rea che sia aggira di notte per le strade semideserte in compagnia di Caracas, ex naziskin, in procinto di convertirsi all’islamismo, profondo conoscitore dei misteri e delle pieghe della città.
L’autore e Caracas percorrono i vicoli bui e oscuri, incontrano persone, spesso anche affascinanti, si perdono nel lastricato labirinto di slarghi e vie della capitale partenopea. E’ un viaggio nel presente. Ma anche nel passato. Inevitabili i confronti, le verifiche. La costante ricerca della, delle, verità.
La storia nella storia, raccontata da Rea, riguarda l’amore impossibile di Caracas verso una ragazza, Rosa La Rosa, devastata dal dramma della droga. L'autore di fatto identifica la donna con la stessa Napoli: bella e dannata alla stessa maniera.
Un affresco intenso. Un ritratto molto duro e amaro, affatto folcloristico, di una città profondamente amata da Rea. Un addio, forse non definitivo, verso una realtà che non riconosce più, e che sente di non essere in grado di cambiare.
Buona lettura:)