Dettagli Recensione
Solaaaa me ne vo per la cittaaaaa'...
...Passo tra la folla che non saaaa
Doveeee sei perduuuuuto amore....
Canta cosi' la piccola Mara, dolcissimo peperino biondo, sedici anni e tanta voglia di amare in un dopoguerra italiano, gente povera, gente di campagna, gente semplice . Mara che ha un solo paio di scarpe di pezza, sogna delle calzature coi tacchi e magari una borsetta.
Bube non canta, spara. Partigiano cresciuto senza padre, coraggioso nella Resistenza, eroe della lotta, terminata la guerra resta l'odio, poi arriva l'amore e anche se nella vita tutto e' andato storto, il cuore salva. Diciannove anni sono proprio pochi.
Scritto in maniera che potrei definire deliziosamente semplice , se non fosse che neppur pare scritto.
E' talmente vicino alla lingua parlata, talmente genuino che riporta al racconto di un nonno che parla al nipotino ricordando la guerra, piuttosto che a parole sulla carta.
Eccolo il paesello toscano, uomini e donne dignitosi che piegano la schiena per portare a casa di che mangiare, per cena pane e vino, minestra di cavolo. 'Giovanotto' si chiama il fidanzato della figliola, 'forestiero' si dice di colui che arriva da un'altra citta'. Essere ospiti a pranzo e portare in dono un pacco di sale, che gioia se il tuo partigiano ti porta in regalo un pezzo di seta gialla di un paracadute, per farci una camicetta.
LA RAGAZZA DI BUBE e' anche questo. E' una finestrella per sbirciare su un angolo di Italia quasi settantenne, e' una tenera e acerba storia d'amore e di attesa. Sono le lacrime di una madre che ha perso il suo ragazzo, che fosse nel bene o nel male , le lacrime sgorgano sempre con la stessa traiettoria.
Bello sapere che , nonostante il libro di Cassola sia semplicemente un romanzo senza altre pretese, Mara e Bube sono realmente vissuti.
Basta poco per vederli, una bici sgangherata, lui che pedala come un dannato, lei che ride coi capelli scompigliati dal vento stando seduta sulla canna e una valigia scassata con le loro quattro cose tenuta stretta per i manici di corda ...
Se un nonno che vi raccontava queste storie e vi cantava queste canzoncine lo avete avuto davvero, se non lo avete piu' come me, questo e' un buon modo per farlo tornare . E poi ditemi se non e' vero che a volte scendono lacrime anche senza piangere, buona lettura.
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Commenti
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Ciao CUB :)
è uno dei primi libri letti in vita mia.....
Grazie a tutti di avermi letta, io sono cresciuta a stretto contatto coi miei nonni ed i loro fratelli, quindi ero circondata da queste storie, meravigliosa indimenticabile infanzia !
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