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Lille Havfrue
Ho terminato da poco la lettura di questo romanzo, ma devo dire che mi è piaciuto meno in confronto a “Il volo dell’albatros”, altro libro scritto sempre da questo autore.
Dalla trama pensavo che l’amore tra Roberta, una giovane professoressa e podista e suo nipote Paolo fosse la storia principale di questo libro ed invece mi sbagliavo.
La storia narrata non cade mai nella volgarità, anche se spesso vengono descritte scene di coinvolgimenti amorosi, ma talvolta risulta un po’ pesante.
Io adoro le descrizioni, ma alcune di queste risultano fin troppo minuziose e fanno apparire alcune parti del libro “ingessate” e troppo pesanti.
La storia è un po’ ingarbugliata, Roberta è single e si ritrova a fare da madre al suo nipote quindicenne, il quale si invaghisce perdutamente di lei.
Un giorno però Paolo conosce Brigitte una bella “sirenetta” danese e tra loro sboccia subito l’amore.
La loro storia però non può continuare perché Paolo, per volere di sua madre, si deve trasferire a Lione.
Da questo momento in poi: Paolo, Roberta e Brigitte vivranno le loro vite e solo in pochi casi le loro storie si incroceranno nuovamente e talvolta con risultati impensabili.
La fine di questa storia mi ha un po’ lasciato l’amaro in bocca, tutto credevo, ma non in un finale simile.
Inoltre ho trovato strano, ma anche molto piacevole il lato “fiabesco” che ha voluto inserire lo scrittore nel suo libro.
Il personaggio di Paolo però mi è rimasto un po’ indigesto, diciamo che due belle sberle gliele avrei date io!
Il libro nel suo complesso è piacevole, tralasciando la pecca delle descrizioni troppo approfondite.
Mi sento di consigliarlo ad un pubblico giovane, ma anche a chi ama le storie d’amore un po’ strane e complicate.
Buona lettura a tutti!
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Commenti
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Grazie :)
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