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I pensieri di Beba
Beba ha venticinque anni, una mente in perenne lavorio e un peso nel cuore dettato dalla condizione infelice dell’amatissima sorella Angelica, ridotta alla depressione prima e all’anoressia dopo, da un amore violento e sbagliato.
Pur non avendo subito grandi sofferenze in prima persona, Beba assorbe proprio come una spugna il dolore delle persone che la circondano e si colpevolizza del fatto che la vita con lei è stata fin troppo clemente e perciò pur continuando a far da scudo alla sorella, vive la sua esistenza quasi da alienata e senza mai lasciarsi andare troppo.
Ma un bel giorno quel freno che Beba ha sempre sospinto per paura di lasciarsi coinvolgere troppo dalle emozioni, viene improvvisamente allentato e le esistenze di Beba ed Angelica, seppur costrette ad allontanarsi temporaneamente, vengono ridisegnate come per incanto, lasciando però aperto lo spiraglio della speranza.
Fabiola Lacroce, scrittrice calabrese giovane e molto promettente, con Quei miei tonfi densi cumuli di pensieri è al suo debutto letterario ma grazie alla sua scrittura arguta e molto riflessiva, fuoriesce un romanzo profondo e molto toccante, che scandaglia argomenti delicati e molto attuali come la violenza sulle donne, la depressione e l’anoressia ma lasciando sempre intravedere un barlume di speranza e di possibile rinascita.
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