Dettagli Recensione
Scelte impossibili.
L'aborto terapeutico è l’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) provocata da determinati trattamenti medici al fine di preservare la salute della madre o di evitare lo sviluppo di un feto segnato da malformazioni o gravi patologie.
Definizioni.Quanto contano le definizioni in questo caso?Niente,nulla.
E quanto conta invece quella piccola parola:VOLONTARIO?Chi ti dice che sia volontario?Chi ti dice che interrompere la vita di mio figlio sia quello che voglio?Chi ti dice che non mi laceri il cuore?Che io quel figlio lo vorrei più di ogni altra cosa al mondo,ma non posso,non riesco,non me la sento di dargli una vita segnata da gravi handicap?
Si certo.E’una scelta si potrebbe obiettare.Ma lo è davvero?C’è davvero libertà in scelte del genere?
Simona Sparaco entra con tutta se stessa in un tema di difficilissima gestione.Nel paese della tuttologia,di una buona dose di qualunquismo,nel paese dove anche se sei ateo respiri cattolicesimo,nel paese in cui tutti sono sempre pronti non solo a giudicare,ma anche ad avere ragione,la Sparaco con l’onestà di una donna affronta e affonda mente e mani nell’argomento aborto.
Lo fa con stile,grazia.passione,animo.Lo fa con dolore,sentimento,intelligenza.
Ci sono autori che scrivono,che raccontano storie,magari splendide ma sono storie.
Qui c’è inevitabilmente una storia,ma mille passi prima della scrittrice c’è la donna.
E se io incontrassi questa donna le stringerei fortemente la mano e le direi grazie.
Grazie per essere riuscita con questo libro a ricordarci che un figlio riguarda solo tre persone:la coppia che lo concepisce e la nuova vita che verrà o che non potrà venire.
Grazie perché avrebbe potuto scrivere un romanzo d’amore e invece ha scritto un romanzo sull’Amore.
Grazie perché l’aborto che sia esso spontaneo,volontario o un passo obbligato, ha tutto il diritto di restare una cosa intima,privata,ma ha anche tutto il diritto di essere considerato qualcosa di cui non vergognarsi.E parlare,scrivere,sdoganare quanto più possibile l’argomento resta il modo migliore per diminuire la vergogna.
Mi viene d’obbligo dirvi che non è un libro emotivamente facile….ma del resto,come potrebbe essere altrimenti?
Buona lettura a chi lo sceglierà.
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Commenti
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@Francesca un grazie particolare a te,perchè essendo tu cattolica,il tuo commenti di tolleranza e comprensione ha ancora più valore.
Non quando fai la pigra svogliata e pensi a leggere solo i tuoi pink books senza mai recensire per il tuo pubblico assettato...
:-P
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