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deludente
Ho preso questo libro dalla bacheca della biblioteca tra le novità, attratta dal titolo curioso e dal fatto che affrontasse il tema della sclerosi multipla, per me molto sentito. Il libro è suddiviso in 3 grossi capitoli, che corrispondono a 3 età diverse della protagonista (9 anni, 15 anni, 27 anni), figlia che scopre che la mamma è malata e che questa malattia, che all'inizio sembra soltanto un dolore forte al ginocchio, man mano progredisce in qualcosa di diverso e difficile da definire. Leggendo il primo capitolo già la narrazione non mi convinceva, gli strani fatti narrati, i dialoghi, situazioni piuttosto buffe e paradossali da famiglia un po' anomala, sarà anche che il nome della mamma malata "Picozzi" con cui la figlia la chiama (si scopre poi essere il cognome) è proprio fastidioso.... Speravo in un approfondimento maggiore della psicologia dei personaggi ma nulla di ciò. Anche le riflessioni di una bimba di 9 anni sembravano un po' troppo mature. I 3 capitoli sono poi 3 spaccati poco legati gli uni agli altri per capire davvero l'evoluzione della crescita della bambina e della malattia della madre, si perdono tanti passaggi. Nel 2° capitolo viene affrontato un disagio della ragazza che rifiuta di andare a a scuola ma la malattia della mamma sembra più una scusa per giustificare le assenze che non una problematica realmente sentita. Successivamente il passaggio dal 2° (15 anni) al 3° (27 anni) è poco comprensibile e l'ultimo capitolo l'ho trovato davvero brutto. Speravo almeno in un finale che riscattasse un po' l'insieme ma quello ha dato proprio la mazzata finale al libro.... mi scuso per la pesante critica, magari qualcuno riuscirà a trovare degli spunti che io non ho colto...