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E SE UN BUONGIORNO.. NON CI FOSSE PIU'?
Quali sarebbero le conseguenze se gas, petrolio, elettricità e tutte le nostre care comodità sparissero da un giorno all'altro? La risposta si trova proprio in questo libro, quando il tempo delle pance piene, il tempo delle vacche grasse ci abbandona.
Tutto viene bruciato per scaldarsi dal freddo pungente, ma come si fa adesso? Come ci si procura da mangiare? Si muore? Anche.. i primi a patire di più sono vecchi, malati e bambini, ma la verità è che tutti ormai spaesati non sono in grado neanche di accendere un fuoco con dei legnetti, banche diventano latrine (a cosa serve ormai l'oro?), ville utilizzate come perfette stalle.
Procede la lettura e la coscenza umana si lascia alle spalle la frenesia, la fretta e migliora. Questo perchè di fronte alla morte si è tutti uguali e i pochi sopravvissuti si rimboccano le maniche per soppravivvere alla meno peggio. Ora come tornano utili contadini e artigiani.
Ci si mangerebbe le mani perchè forse sarebbe stato meglio investire un po' di più in agricoltura piuttosto che nell'industria. Col tempo si ritrovano valori dimenticati, semplicità, lentezza e si apprezza di nuovo la Natura.
Ma la morte bianca e nera all'uomo non basta, perchè per qualche strana ragione, quando finalmente ritrova l'equilibrio, deve sempre complicarsi la vita e distruggere ciò che con tanta fatica e sudore ha creato.
Spesso un po' ripetitivo, ma ho apprezzato moltissimo il contenuto. Ogni frase ha un suo perchè ed è quasi impossibile non sentirsi chiamato in causa. Sono cose che tutti alla fine sappiamo già ma così, nero su bianco, fa tutto un altro effetto. E fa riflettere!
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