Dettagli Recensione
Una ruvida poesia incantatrice
Devo ammettere che è uno di quei pochi libri su cui è difficile dare un giudizio ben articolato.
Leggerlo dà una sensazione a metà tra lo sconcerto, l'inquietudine e lo stupore. Ho riletto interi capitoli due volte. Corona ha ben impastato alcuni elementi intrinsechi all'essere umano: tradizioni di un tempo lontano, storie fantastiche, un pizzico di soprannaturale, sesso e assassinio; il tutto contornato dalla poesia di una regione di montagna.
Veramente strambe le modalità con cui si commettono gli omicidi. Non è sadismo ma certe volte mi sono realmente trovata con un sorriso ebete sul volto pensando: "Ma è veramente possibile?".
Ha dei toni cruenti come cruenti sono la maggior parte dei suoi personaggi. È un po' come leggere un trattato sull'uomo allo stato di natura, preso dalla lotta per la sopravvivenza in un ambiente più o meno ostile, che si accoppia ovunque e più spesso possibile, l'uomo che elimina fisicamente il rivale o il possibile nemico senza rimorso o coscienza (non troppo) sporca.
È un romanzo particolare. Le sue circa 800 pagine però sanno incantare un po' come la protagonista Neve: uno dei pochissimi personaggi che dimostrano umanità... Forse perché lei totalmente umana non è.
Che dire... Questo libro contiene un po' della magia dei boschi. Una lunga fiaba che non si ha voglia di smettere di leggere.
PS.
Letto d'inverno, durante le giornate umide e poco luminose, vicino al caminetto con una bevanda calda accanto è il top :)
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Grazie :)
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