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La solitudine dei numeri primi
 
La solitudine dei numeri primi 2013-01-22 21:15:35 Taip
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Taip Opinione inserita da Taip    22 Gennaio, 2013
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Un uomo solo è sempre in buona compagnia

Avevo voglia di rileggerlo, volevo rivivere quella sensazione di complicità e meraviglia che ebbi la prima volta che incontrai la storia di quel allora esordiente Paolo Giordano. Ci aveva stupito un pò tutti, noi che pensavamo con un pò di arroganza e superficialità che un fisico non potesse che ragionare con la matematica infallibilità della scienza; ci aveva colti impreparati, messo in dubbio le nostre certezze; bisogna ammetterlo con "La solitudine dei Numeri primi" era riuscito tramutare in scritto la storia che la maggior parte di noi aveva dentro ma non risuciva ad esprimere a parole. E' uno di quei libri che ognuno di noi vorrebbe poter aver scritto;parla della solitudine delle persone di talento; della maggioranza silenziosa, che esiste ma è annullata dall'esibizionismo e dalla sfrontatezza di chi ha un pò meno talento, un pò meno intelletto, ma sa vendersi negli affari del mondo un pochino meglio e con la sicurezza di chi sa di non avere nulla da perdere. Non c'è peggior cosa che sentirsi speciali in questo mondo, perchè anche inconsapevolmente ci creiamo barriere e muri difficili da abbattere:Quante volte come Giordano ci insegna, passiamo accanto a persone con la nostra sofferenza, il nostro stesso senso di smarrimento e vuoto; ma come dei perfetti numeri primi non ci tocchiamo mai; cosi puri e leggiadri da essere unici anche nella nostra stessa emarginazione. Non voglio fare il riassunto del libro, non voglio togliere a chi ha avuto la colpa di non averlo ancora letto la meraviglia nel vedere che questo libro come sempre i piu belli, parla soprattutto di lui,di Noi. Voglio dire ai piu critici e disillusi che sono presenti,che spesso ci lamentiamo del nostro bizzarro paese, dei suoi personaggi da cabaret, di piccoli servi del potere, di ammaestrati del pensiero;ma tanto piu sovente ci dimentichiamo di rendere merito e salvaguardare chi ci rende orgogliosi di vivere in questa straordinaria penisola; bè Paolo Giordano è la miglior risposta al grigiore che ci eravamo abituati;è una luce in fondo al tunnel, volutamente una perchè a mio parere tante altre aspettano solo che gli sia data fiducia......

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Bella recensione !
Non averlo ancora letto o non avere intenzione di leggerlo , non credo sia una colpa. Il mondo della letteratura e' talmente vasto che non si puo' leggere tutto.
Comunque sia io per prima amo il mio Paese ed i suoi artisti, prima o poi leggero' anche questo, e' in ld da un po' :-)
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23 Gennaio, 2013
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Era volutamente una provocazione; il dire che è una "colpa" non averlo ancora letto. Poi come si dice l'attesa amplifica il piacere ^=^
Penso che sia proprio questo il senso del romanzo. Apprezzo anche il fatto che tu non abbia fatto un meticoloso riassuntino, spero che altri seguano l'esempio.
Bellissima recensione, anche se a me il libro non mi piaciuto .
E' solo un mio dubbio: una recensione che non fa alcun cenno del racconto rimane una recensione o diventa uno sfogo personale o il desiderio di mandare un messaggio...
Tra l'altro caro Talp , hai scritto in modo lodevole.
Pia :))
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
11 Febbraio, 2013
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Non può risponderti Pia, almeno non con questo avatar, visto che è stato bannato... Era caballero/ruiz/ronnie/talp... e chi più ne ha più ne metta...
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
11 Febbraio, 2013
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Allora Cristina non leggerà nè il mio apprezzamento nè il mio dubbio: un vero peccato!
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