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Quando si voleva solo volare...
Non posso non dedicare una recensione al primo dei libri letti nella mia età adolescenziale; rivisto oggi che ho 24 anni, mi fa un pò di tenerezza sia al ricordo di quanto ingenuo e sognatrice ero, e sia di quanto questo libro mi aveva lasciato. La scrittura di Brizzi è frizzante, volutamente molto giovanilista, si vede che è un libro scritto per adolescenti,per quelli un pò inquieti e ribelli, quelli che appunto vogliono fuggire dal gruppo. Chi non si è riconosciuto nella rabbia del giovane Alex, nel vedere un mondo diverso da quello che fantasticavamo nell'infanzia; un amore difficile che lotta contro le imposizioni e le prassi della società, il luogo comune di una borghesia tutta italiana; quella del mantenimento dello status quo e dell'interesse particolare; quella che emargina chi è fuori da clan, lobby; quella stessa società che omologa gli individui e non lascia spazio a spiriti liberi. Quanta forza mi ha dato questa lettura nei momenti piu difficili e bui della mia età da teenager; quando il mondo che mi circondava era distante anni luce dal mio pensiero e dalla mia formazione; Non posso rinnegarla questa lettura, mi ha sempre fatto sentire meno solo. Dai 14 ai 20 lo consiglio vivamente, dopo forse no, perchè la vita ed il mondo vi sarà già apparso nella sua crudezza e disillusione. " Perchè il vecchio Alex non è che piange, è che oggi c'è un vento che è impossibile non lacrimare"....
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Commenti
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Comunque quel libro è della MIA adolescenza, intendo che ho trentacinque anni, sono stupita che anche dieci anni dopo fosse così attuale!!!
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