Dettagli Recensione
la solitudine dei numeri primi
alice e mattia. due personaggi che effettivamente sono come un 1 con un 3. nonostante la loro incapacità di stabilire rapporti con gli altri e la loro solitudine nella quale sembrano voler crogiolarsi, alice e mattia in qualche modo sembrano capirsi in silenzio, ognuno è consapevole che l'altro sa e basta, senza bisogno di aggiungere altro. eppure c'è quel maledetto 2 di mezzo, quella barriera fatta di sentimenti e frasi taciute troppo a lungo e quel desiderio di liberarsi che li fa soffrire sena ritegno. non sono affatto due personaggi piatti,l'autore riesce perfettamente a far entrare il lettore nella loro ottica e questo, almeno, è quello che è successo a me leggendo tutto d'un fiato questo libro. e ora viene da chiedermi: ma quanti alice e mattia ci sono nel mondo? e quanti non riescono a trovare la loro alice o il loro mattia. loro sono riusciti a trovarsi nel labirinto della loro eterna solitudine che nessuno riesce a comprendere, e insieme si sono dati quella spinta per riuscire a rialzarsi da soli. ma questo non implica che alla fine ognuno non debba continuare a percorrere la propria strada, ritornando semplicemente alla sua routine quotidiana, ma con un grosso fardello in meno. questa è la vita reale. non ci sono finali straordinari come nei film in cui il protagonista molla tutto per stare con la donna che ama e vivere per sempre felici è contenti. questa è una storia per cui non si addice questa logica romanzesca e forse qualcuno che spera in ciò leggendo il libro resterà deluso per il finale, ma avrà capito che le cose non vanno sempre come si crede.