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E VOLEVA SEMPLICEMENTE ESSERE...UNA PERSONA.
E' Lara Cardella l'autrice ed è una ragazza che ci presenta un quadro sociale della Sicilia, a dir poco inqiuetante.
Annetta, la protagonista , vuole mettersi i pantaloni...lei, povera, abusata da piccola, maltrattata dal padre e dalla madre, lei che non ha mai ricevuto una coccola...un abbraccio...se non qualche tenera attenzione da parte della nonna paterna.... E per riuscire nel suo intento cerca varie strategie, in un paese dove, come dice suo padre, i pantaloni vengono indossati solo da " masculi e buttani".
La ragazzina non è come le sue compagne di classe e a tredici anni, sogna di amare il Re dei Cieli e non il Principe Azzurro come le sue compagne.
Lei, credendo che le monache portino i pantaloni si avvia per quella strada; quando scopre che non è vero....cambia direzione.
Decide di diventare un vero maschio , ma grazie al cugino, dopo vari modi di "emulazioni" capisce che fisicamente è impossibile poterlo essere....e cambia direzione...verso quale? Quella indicata dal padre, ovviamente, e l' unica a suo dire possibile a questo punto da inseguire...e, a suo modo, diventa "buttano"....Scoperta in fragrante, viene mandata via dalla famiglia...e si ritrova proprio nel luogo dove aveva avuto l'abuso...e anche là , la realtà è ancor peggio di quella aspettata...fino a trovare un "suo equilibrio di vita"...sarà vero?
Al termine di questo libro, la cui lettura è di circa due ore....resti perplessa e triste per questa storia...ma poi riflettendo e ripensando ad un particolare più volte ripetuto nel libro...pensi che anche Annette ha respirato, assorbito e imparato i modi di vita del suo piccolo paese e così ti par di capire che anche lei, come i suoi paesani, ha la particolare capacità di arricchire, ingigantire e ampliare in modo assurdo i fatti che accadono ... e forse, a questo punto.... non capisci più fino a che punto corrisponde a reltà...fino a che punto la realtà è stata ricamata...
...e rimango a pensare sul potere delle parole....
Posso pensare però che sicuramente certe realtà esistono, perchè non è da poco che ho imparato che la realtà, molto spesso supera l'immaginazione, pur grande che sia....
Buona lettura; mi farebbe piacere un confronto di vedute.
Pia
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Per conoscere storie di vita cruda c'è altro, molto altro, come per esempio: 3096 giorni, la vera storia di Natascha Kampusch della Bompiani.
E in più si tratta di un libro scritto malissimo, da una scrittrice (??) pessima (provare a sfogliare l'ultimo libro). La Sicilia, purtroppo, se è brutta, lo è per tante altre cose, molto più attuali e non per la fantascienza descritta dalla Cardella.
Josh
E' da tanto che la vita mi ha insegnato a non meravigliarmi degli altri....caso mai, mi piace meravigliarmi di stupore per le grandezze della natura....
ecco quella è un'altra storia, come no! Quella è storia vera e piaga allucinante, sapevi che i preti non celebravano i funerali dei minatori morti nelle miniere perchè era considerato un suicidio? Ecco dove si riduceva l'annichilimento dell'uomo e la sua follia, l'uso e l'abuso di tutto quello che più gli faceva comodo, e questa è storia vera, ma la Sicilia va ricordata per altri scempi come questi e non per le storielle da quattro soldi vomitate dalla Cardella.
scusa se mi sono espressa in modo così viscerale, non ho resistito....certe cose fanno questo effetto, tu hai solo espresso il tuo parere.
c'è un museo che è la vecchia Miniera Pirrera a Sommatino (CL) che è una cruda testimonianza, con foto, storie, oggetti davvero incredibili da credere che venissero utilizzati per estrarre lo zolfo....è difficile uscire dal museo e non restarne turbati
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