Dettagli Recensione
O lo ami o lo odi.
Ho appena terminato la lettura e mentre sono qui che scrivo mi girano per la testa tutta una serie di cose diverse...
Pensieri, nostalgia, interrogativi.
Vorrei sapere se alla fine ce l'ha fatta con Chiara, come sta il Capo, se Virginia ha tenuto botta, e la foca monaca se finalmente ha concretizzato con Mauro...
Anche se poi, quel che conta è che Lui non si è fermato.
Lui.
Il protagonista.
Lui, perché il suo nome non lo so e non importa.
Perché Lui può essere chiunque e di ragazzi così, in tutto il nostro paese, ce ne sono parecchi.
Alcuni non si sono fermati, altri invece sì.
Alcuni hanno avuto la forza di credere nei propri sogni altri si sono lasciati infiacchire dalle circostanze.
Ma tanti, molti, la maggior parte continua a correre.
Per un futuro che è sempre più grigio.
Per un lavoro che non c'è.
Per lo studio che non ti porta dove vorresti.
Molti hanno pianto. Hanno gridato. Hanno maledetto lo stato, la politica, l'Italia e poi... Poi si sono tirati su le maniche e hanno stretto i denti.
Ed ecco il protagonista, ed ecco uno di noi.
Anche se spesso lo avrei preso a schiaffi, se ha fatto per duecentonovanta pagine sempre e solo la cosa sbagliata. Il figlio del Capo o lo ami o lo odi.
Io lo amo perché è un po' come me: un inguaribile egocentrico, un romantico rottame, uno a cui piacciono solo i film "vecchi" e che di botte ne ha prese e non solo in senso letterale.
Uno a cui la vita sta sempre un passo avanti e allora tocca correre e correre e correre...
Un bel libro. Che sa far ridere, far riflettere e far piangere.
"Uno se ne sbatte del quadro generale. Sono i particolari, le piccole cose che perdi e alle quali eri attaccato quasi senza saperlo, quelle che poi ti fanno stare male".
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Brava Clara !
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