Dettagli Recensione
Il romanzo-inchiesta per eccellenza
Come da titolo, è il miglior romanzo-inchiesta che abbia mai letto finora.
Si parte dalla descrizione di una palestra un po' malfamata nei sobborghi di Milano. Questo è l'antefatto che permette di presentare i vari personaggi che entreranno, gradualmente, in scena.
Perché questa palestra ha ben poco di pulito, e la vera e propria indagine viene mossa da Pasquale, che ancora porta ben evidenti i segni del suo vissuto mafioso.
Perché allora intitolarlo 'Alveare'? Perché 'la 'ndrangheta è come una pianta o un alveare silenzioso; arriva e tu manco te ne accorgi, ma se c'è il terreno giusto già s'è mangiato mezza terra tua'.
Da leggere per chi ama il connubio tra romanzo, indagine storica e "questione meridionale" (anche se, in questo libro, c'è ben poco di meridionale). Senza dimenticare che il finale è da Oscar.