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FREDDO, FAME E NOSTALGIA
“C’era una volta un prigioniero… No: c’era una volta un bambino… Meglio ancora: c’era una volta una Poesia…
Anzi facciamo così: c’era una volta un bambino che aveva il papà prigioniero”.
Questa favola di Natale è stata scritta da Giovannino Guareschi in un campo di concentramento del Nordovest germanico, nel dicembre del 1944.
E’ la storia di un bambino, Albertino, della nonna, del cane Flik e della lucciola: una bizzarra compagnia che intraprende un viaggio verso un papà, un figlio e un padrone, lontano da casa perché prigioniero di guerra.
E’ la storia di uomini privati della loro libertà, che nella notte di Natale, si trovano tutti riuniti in una baracca fredda e desolante, ad ascoltare una favola che li riporta nel mondo che esiste al di fuori del filo spinato che delimita i confini del lager, un mondo fatto di bambini, di sogni, di speranze, di mamme… un mondo dove freddo, fame e nostalgia sono solo un brutto ricordo lontano.
Una favola di Natale atipica, scritta e disegnata dal genio di Guareschi.
Una chicca da conservare gelosamente nella propria libreria.
Buona lettura!
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