Dettagli Recensione
La bomba, la nuvola nera e la nebbia
Non so davvero che dire. Questo romanzo mi ha completamente spiazzata!
Sebbene la trama mi incuriosisse parecchio, mi aspettavo di trovarmi di fronte a uno di quei thriller che proprio detesto… Ma non è stato affatto così!
Ci sarebbero tante cose da dire, ma non so né da dove iniziare né cosa scrivere da tanto sono stata colpita da questa sorpresa inaspettata.
Troppe emozioni, troppe sensazioni piacevoli o meno in questo bel libro che mi è piaciuto tantissimo (ma questo si capiva, no? Perciò vediamo di proseguire senza troppi giri di parole).
“Il tempo dell’innocenza” è un romanzo di formazione ma anche un post-noir (come l’ha definito l’autore stesso) e ciò lo si intuisce fin dalle prime pagine e dalla loro divisione in tre parti.
Nella prima assistiamo alle vicissitudini adolescenziali, ludiche, e scolastiche di Damiano, tipiche di qualsiasi suo coetaneo in tutte le sue sfaccettature quanto in tutte le sue novità e scoperte, ai suoi rapporti con la famiglia e gli amici, in particolare con Ivan, di cui è grande amico, complice, nonchè “sottoposto”, ed Ermanno, con il quale entrambi, specialmente Ivan, hanno un rapporto conflittuale e sarà proprio uno scherzo terribile progettato ai suoi danni a segnare le vite di tutti i personaggi.
Nella seconda parte troviamo la vita anonima di un Damiano ormai adulto, diventato uno schivo insegnante che dà lezioni private, mentre nella terza vi è il lungo e difficile cammino interiore del protagonista verso la sua infelice missione obbligata.
Questo libro è una bomba sempre pronta ad esplodere e a liberare, senza alcuna esclusione, tutte le sensazioni che vuole suscitare nel lettore e, che siano buone o cattive, sono sempre ben accette.
E’una nuvola nera che aleggia perennemente sopra la testa. Sapevo che portasse pioggia, fulmini, sventure e disgrazie, anche nei momenti più felici della storia, ma non mi sono preoccupata della sua presenza: continuavo a leggere, l’accettavo, perché volevo rimanere scossa e turbata. Cercavo quelle emozioni, e le ho ottenute senza esclusione, proprio come i colpi di scena infiniti.
La suspense, l’inquietudine e il malessere regnano sovrani e circondano come la nebbia in un giorno autunnale che non si può arginare: si può soltanto andare avanti per avere una visuale forse migliore.
Damiano è un uomo che si rifiuta di fare l’assassino, ma è costretto a farlo per salvare una vita importante. Ha paura, soffre, non è nessuno ed è tutti noi, è tormentato dal passato e dal futuro, ha una vita che non è felice né infelice, è uno fra i tanti e non ha niente di speciale o di diverso da invidiare agli altri e a noi.
Sono pochi i personaggi veramente umani e ben caratterizzati che la letteratura ci regala, e qui vi è un esempio lampante.
Bello, bello, proprio bello. E’il primo, e di certo non l’ultimo, che leggo di Raul Montanari e lo consiglio a chiunque.
Vi sono certe parti più lente rispetto ad altre, ma con tutte le rivelazioni, la suspense racchiuse in queste parole su carta, la lettura risulta il massimo della piacevolezza.
Sì, anche quando si parla di argomenti macabri.
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Commenti
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Josh
@fede e josh: ve lo consiglio vivamente, è molto bello :-)
@gracy: hai proprio ragione! Non vedo l'ora di leggere altri suoi libri ;-)
MUAMUAMUAMUA >:-|
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