Dettagli Recensione
Romanzo magistrale
Il personaggio centrale di Via Gemito è il padre dell'io narrante, Federico detto "Federì", ferroviere per necessità, pittore di un certo talento, fervido e permaloso.
Perseguitato da un destino non compiuto, vive la famiglia numerosa e il poco spazio della casa come costrizione e punizione. E' strafottente e manesco, alla continua ricerca di qualcuno con cui prendersela, per sfogare le sue frustrazioni quotidiane. La famiglia ha paura. Ha paura di contraddirlo, di disturbarlo, ma lo ama, e chiude un occhio su tutti i suoi lati tremendi. La vittima preferita dei suoi violenti scoppi d'ira è la moglie, Rusinè.
Una bella donna che paga in casa gli sguardi ammirati che riceve. Per lei ci sono urla e pugni, insulti e bestemmie.
Mimì, ormai adulto, ricorda con dolore, la violenza e il linguaggio osceno del padre. Una figura che da sempre ha generato in lui sentimenti contrastanti.
E' un romanzo in parte autobiografico, scritto in maniera magistrale. Perfetta la caratterizzazione linguistica e psicologica dei personaggi.
Alla fine della lettura, resta il dispiacere di dover salutare Mimì.
Buona lettura:)