Dettagli Recensione
La lezione non ci basterà
Quello che esce maggiormente dalla lettura de "La fine del mondo storto" è la rabbia. L'incazzamento del Maestro Mauro Corona contro la civiltà moderna, progredita si nel tempo, ma senza tener conto del motore della vita: la Nautra.
L'autore prevede un cambiamento catastrofico per l'uomo, innescato dalla fine dell'oro nero, il petrolio, e da tutti i suoi fratelli derivati. Da quel giorno in cui ci sveglierà senza più modernità funzionanti, sarà una vera e propria Apocalisse, un susseguirsi di atrocità per l'esistenza. Ma la morte bianca e nera (così la chiama Corona) sarà anche la scintilla di una nuova era, basata sull'uso delle mani e sull'amore per la terra. Crescerà un Uomo nuovo, diverso, più concreto, più corretto, più responsabile ma soprattutto più attivo. Un Uomo in grado di ristabilire la situazione, di riprendere e rilanciare la qualità della vita. Fino a rompere il ritrovato equilibrio e cosicchè una conseguente fine catastrofica ricolpirà le future generazioni.
Libro molto interessante, piacevole (per me) da leggere, sempre ricco di semplicità e parole incisive. L'argomento trattato è certamente impegnativo e capisco quindi le critiche di alcuni lettori.
Più che un libro è una denuncia, una sorta di schiaffo atto a risvegliare gli animi pigri e svogliati di noi tutti.
Nel complesso è forse un po' esagerato, ma comunque profetico è l'aggettivo più consono.
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