Dettagli Recensione
NESSUNA RISPOSTA
Presi in prestito questo libro cercando di trovare delle risposte. Mi chiedevo come fosse vissuta, soprattutto in questo periodo in cui purtroppo tanto se ne discute, una acciaieria, una fabbrica madre, da coloro che che vi spendono dentro e attorno le proprie vite.
In questo libro l'acciaieria è sempre presente, come paesaggio stesso e come creatrice di paesaggio. E' presente come scenografia in ogni scena, dalla più romantica alla meno piacevole, come se una volta nati lì, fosse per sempre...
La storia di Acciaio non mi ha conquistata, molto cruda, fredda e pur supponendo fosse nell'intenzione dell'autrice narrarla a questo modo, non mi ha coinvolta nè emozionata. Mi chiedo cosa ne abbiano pensato leggendola gli abitanti di Piombino, se a loro sia piaciuta.
E le mie risposte non le ho trovate, forse, diversamente, sono solamente cresciute.