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La casa dei sette ponti
 
La casa dei sette ponti 2012-12-09 06:42:32 Bruno Elpis
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
1.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    09 Dicembre, 2012
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La casa dei sette ponti – Commento di Bruno Elpis

Il cinismo animerà questo mio commento al racconto-fiaba del vincitore del premio Bancarella (“La fine del mondo storto”) dello scorso anno: Mauro Corona, scrittore anticonvenzionale e originale perfino nel suo stile di vita.
Ho trovato questo racconto deamicisiano e naïf ai limiti dell’imbarazzo. Un bene in quest’epoca di anime complicate e perse? Un male in quest’età di lettori esigenti e sempre più sofisticati?
La storia è presto riassunta: è il percorso di ‘redenzione’ di un industriale, un uomo dalle tre i (“intraprendente, intransigente e intelligente”) che ha saputo resistere alla spietata concorrenza cinese in terra di Toscana, ma non agli assalti della vita e dei ricordi. Il percorso è allegorico: come punto d’arrivo ha la misteriosa casa dai due comignoli sempre attivi; le fasi intermedie sono rappresentate dai sette ponti. Ove il ponte è simbolo di unione e di passaggio.
Mi fermo qui, non vorrei che il mio commento fosse più lungo dell’oggetto commentato. Ma per esercitare il cinismo fino in fondo mi (e vi) chiedo: come mai una storia di sessanta pagine rarefatte non è stata inclusa nella pressoché coeva raccolta di racconti (“Venti racconti allegri e uno triste”) dello stesso Corona?
Una risposta, anch’essa cinica, se l’è data…

… Bruno Elpis

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... "Non ti muovere" della Mazzantini.
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Commenti

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Piacevole e gradito cinismo.
Il business e' business, questo vende e incasssa, due libri is mei che uan.
O-O
A me piace come hai scritto la recensione, ma non riesco a capire la totale differenza tra piacevolezza e contenuto!
Grande Bruno...mi piace la tua schiettezza! Ciao, Pia.
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Bruno Elpis
09 Dicembre, 2012
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CUB (con i puntini, l'acronimo sta per ...) , il tuo commento integra, completa e sublima il mio! :)
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Bruno Elpis
09 Dicembre, 2012
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Contenuto: no al lusso, evviva i sentimenti, l'importanza dei ricordi anche in situazioni vitali estreme, i veri valori della vita.
Piacevolezza: immagina di leggere "Cuore" nel periodo natalizio... è straziante. :)
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Bruno Elpis
09 Dicembre, 2012
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Pia, ma il nostro è vero feeling letterario! :)
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C.U.B.
09 Dicembre, 2012
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...Sta per il nome mio, piu' o meno. Comunque chiamami pure CUB senza punti, che scocciano un po', effettivamente.
Oh grazie, sara' per quel tocco esotico d'inglese...
:-)
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Bruno Elpis
09 Dicembre, 2012
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OK CUB :) vada per CUB, alla prossima
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MagicalRobert
09 Dicembre, 2012
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No, non lo troverei straziante, periodo natalizio? Per me non esiste più da una vita, allora immaginalo al di fuori di ogni periodo :). Il mio approccio verso la letteratura, scrivendo senza sarcasmo, è alcune volte ingenuo, "naïf". Così sono combattuto su come interpretare quel "naïf imbarazzante", che secondo me è più apprezzabile rispetto a chi ambisce a tutti i costi all'alta letteratura senza darsi pace, e vivendo nello snobismo culturale. :)
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Bruno Elpis
10 Dicembre, 2012
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Caro MagicalRobert, per "naïf" imbarazzante intendevo una serie di elementi, troppi, lacrimosi: al limite del puerile. Spero di non essere uno snob intellettuale, e non vorrei proprio esserlo. Purtroppo, il giudizio di un libro risente anche dello stato d'animo e delle emozioni del lettore. L'importante è esserne consapevole. Grazie per il tuo commento, lo trovo profondo al di là della mia precedente ironia. :)
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