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Il cavaliere senza macchia ai tempi di Arcore
Credo che i criteri di stile e piacevolezza si adattino male a questo scrittore che non si interessa molto dello stile e meno ancora della piacevolezza. Potremmo sostituire piacevolezza con efficacia o espressività. Da un punto di vista stilistico il libro comunque è in crescendo e la parte finale della storia è bellissima. La narrazione procede come flusso di coscienza e quasi come flusso di pensiero inconscio e ha una forte carica di ribellione sociale che dà anima e rende ragione della storia d'amore tra i due protagonisti. L'esigenza di pulizia e di rigore morale che permea tutto il libro è facilmente trasferibile ai nostri giorni e alla nostra situazione politica forse al di là delle intenzioni dell'autore stesso.
Il primo impatto con il libro è di leggero imbarazzo come se alla storia mancasse quello strato di pelle che fa da schermo tra autore e lettore. C'è un'impressione di totale sincerità e l'autore non si difende in nessun modo dal lettore permettendogli di affacciarsi alla finestra della sua anima. Sicuramente non è una storia scritta per mestiere e l'autore non usa il mestiere pur potendolo fare ma nasce da un'esigenza intima e profonda.
Indicazioni utili
Pasolini (anche se i due scrittori sono un po' agli antipodi)