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L'amicizia è come la luna, ti presenta un solo lat
Diciotto lettere e un epilogo compongono questo bellissimo romanzo. Mi verrebbe da considerarlo un romanzo-saggio sui valori dell’amicizia, della vita e della morte,veri protagonisti della storia; quest’ affermazione scaturisce dal contenuto delle lettere fino all’epilogo, dove il concetto di amicizia, vita e morte toccano la loro massima carica emotiva.
Andrea, la voce narrante del romanzo, racconta la sua vita attraverso uno scambio epistolare, per posta elettronica: i rapporti con la famiglia, con i suoi amici e come si confronta con le persone del luogo in cui vive. Il complesso delle circostanze in cui nascono e si sviluppano i fatti è un piccolo paese della Sicilia. Andrea, sin da piccolo è costretto a vivere con la zia, poiché il padre, colto da una forma di paranoia, non lo ritiene suo figlio; gli viene concesso, con la riluttanza del padre, di pranzare con i suoi familiari solo la domenica: questo è l’ accordo stabilito. La condizione familiare, lo costringe a vivere e sentire una diversità rispetto ai suoi coetanei. In ogni lettera ripercorre le varie fasi della sua vita: l’amore adolescenziale con Lucilla, sua compagna di scuola, che scaturirà in un rapporto difficile e problematico. In questo rapporto, il significato di amicizia, appare ad Andrea, in tutta la sua ambiguità. Le figure del nonno e della zia che lo hanno aiutato a crescere; quella del prete, don Ilario, che si diverte a proporgli la risoluzione di paradossi e infine, l’amicizia con Norino che rispetto agli altri amici rimane più confidenziale. Le giornate vengono trascorse al circolo dove si parla di politica, al bar, invece, si discute di donne e, in biblioteca, luogo in cui i frequentatori vengono chiamati habitatores, si argomenta di cultura. Con il passare degli anni, Andrea, si rende consapevole che il rapporto con Lucilla non avrà soluzione, tutto rimane nel limbo dell’incertezza e il desiderio di crearsi una famiglia lo tormenta, quella famiglia, alla quale, per motivi a lui sconosciuti e incomprensibili non si è sentito mai di appartenere. L’epilogo del romanzo, lo lascio a chi ha voglia o l’occasione di leggerlo: in appena cinque pagine è racchiuso l’essenza del racconto. Lo stile è raffinato, il lessico ricercato; l’autore riesce a far passare messaggi profondi con semplicità, trascinando il lettore nel vivo del pensiero dei personaggi; crea delle ancore, affinché chi legge riesce a riflettere sul senso della vita; i dialoghi riescono a far sentire la voce della parola scritta esprimendo sensazioni, opinioni e stati d’animo.
Siracusa 1-12-2012