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"La vita accanto" di Mariapia Veladiano - Commento
Rebecca è una bambina straordinariamente brutta e quindi afflitta da “un terribile debito d’origine”, che la colloca nella condizione “di non avere il diritto di chiedere niente più dell’affetto miracoloso”. Soltanto il padre e la disinvolta zia Erminia riescono a nutrire affetto per lei. In questi rapporti familiari, forse, si annida “la vita accanto” del titolo. Perché nulla è come appare. Anche il rifiuto ostinato della madre, che si suicida buttandosi nel fiume, in realtà nasconde un sentimento tormentato e forte, strangolato dal ‘male del vivere’ e dal disturbo psichico. Invece, chi sembra nutrire affetto…
Rebecca, il piccolo “mostro”, affronta con rassegnazione e consapevolezza le sue sofferenze. L’autrice parteggia chiaramente per lei; tuttavia non lesina alcune spietate riflessioni: “La bellezza vuole essere visibile. Per me era una grazia l’invisibilità”. Anche la straordinaria abilità nelle mani non sembra attenuare ‘il peccato originale’ di Rebecca: “Quando suonavo il mio corpo feriva la vista di chi mi ascoltava”.
Pur vittima della sua rara sfortuna, la piccola Rebecca ha il merito di saper intessere rapporti umani importanti. Con l’emotiva tata Maddalena (“Suona qualcosa che ci faccia piangere tutte le lacrime…”), con l’estroversa e faconda Lucilla, compagna di sventure ai tempi della scuola elementare, con il maestro di pianoforte De Lellis e la ‘di lui’ madre, pianista. Proprio grazie a questa figura, che nasconde un altro terribile segreto, Rebecca riuscirà a completare un doloroso processo che farà emergere una realtà sommersa sotto i colpi di rivelazioni sconvolgenti.
La storia scorre sullo sfondo della Vicenza del Palladio, con i suoi due fiumi (il Retrone, ai bordi del quale sorge la casa di Rebecca, e il Bacchiglione), la “santa-cattolica-apostolica-pettegola città dei preti e delle monache”.
E Mariapia Veladiano, scrivendo, trasforma la “Vita accanto” della giovane protagonista in vita reale. Con uno stile personale e descrittivo che assorbe patema e concitazione nel capitolo ove Rebecca scopre la verità sulla madre: quando le parole palpitano come il cuore in affanno di chi scopre. E di chi legge.
Bruno Elpis
La mia intervista all'autrice si trova sul mio sito, a questo link:
http://www.brunoelpis.it/le-interviste/172-intervista-a-mariapia-veladiano
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Commenti
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Ottima idea per un tour in giornata (dalla provincia di Como, ove abito, è fattibile). :)
Grazie per lo spunto ... e per la tua visita. :)
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A proposito, ho curiosato per il tuo sito, e complimenti anche per quello.