Dettagli Recensione
"Se non sai cos'è, allora è Jazz!"
Premessa: non sono sicura di avere un giudizio completamente imparziale perché io adoro i monologhi di mia natura e Novecento è un dei più bei monologhi che abbia mai letto; mi sono scervellata, letteralmente, per cercare di fare una recensione che fosse imparziale, ma attendibile per chi non avesse ancora letto il libro. E ci sono riuscita poco, perché io non riesco a fare una recensione formale e credibile senza cominciare ad esaltarmi per ogni singolo passaggio, per ogni frase del monologo, mentre lo racconto.
Novecento è un pianista. Un pianista con un nome bizzarro e con una storia ancora più bizzarra! Infatti, Novecento non esiste. Per la società Novecento è ancora il nome di un secolo, non di un uomo. E' nato su una nave, la Virginian, e non ha fatto nient'altro che viaggiare per 30 anni, senza mai toccare terra, solo il mare e la musica del suo pianoforte, che ha imparato a suonare quando era un bambino. Almeno fino a quando non arriva il trombettista, Max, nonché il narratore.
Max adora Novecento. Ha un talento straordinario, un dono che non può essere sprecato suonando su una nave, per gente che va e viene e che non gli presta veramente attenzione. Così lo convince a scendere dalla nave. O almeno così crede: Novecento si fermerà a metà della scaletta e non scenderà mai a terra, tornandosene a bordo.
A coloro che questo libro non l'hanno ancora letto non voglio rovinare il finale, che è uno dei pezzi più potenti e belli di tutto il monologo. Ma è da leggere nel silenzio, senza che nessuno disturbi con telefoni o schiamazzi, la voce deve essere potente e forte solo nella testa.
Baricco non è di facile apprezzamento, ha uno stile molto criptico e non sempre si afferra il fine ultimo dei suoi romanzi. Ma è veramente difficile trovare qualcuno a cui Novecento non sia piaciuto.
E' breve, ma con una storia intensa che marchia. Ci sono frasi che leggi anche solo una volta e non dimentichi, le ripeti, dando un'inclinazione diversa con la voce o altri significati nella propria testa.
Non c'è bisogno che infiocchetti e ripeta sempre gli stessi concetti in questa recensione, perché finirei per essere monotona.
Novecento è un piccolo universo in 80 pagine.
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Commenti
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Ho guardato anche il film, che ho trovato bellissimo, non so se l'hai visto...!
Comunque, grazie :D eheheheh!
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