Dettagli Recensione
Quando la matematica diventa simbolo dell'animo
Ho letto questo libro due anni fa, a 13 anni, e sin dalle prime pagine mi sono innamorato di questo capolavoro. Questo romanzo racconta la vita di due ragazzi, Alice e Mattia, "vicini ma non abbastanza per toccarsi davvero", come i primi gemelli, coppie di numeri primi separati solo da un numero pari, come 3 e 5, 11 e 13, 17 e 19 e così via. Questa metafora, che io trovo geniale, dimostra che la matematica non è una disciplina fredda come molti pensano, ma può assumere anche un significato poetico, arrivando ad affascinare ed emozionare. Altra importante peculiarità del libro è che esso tocca numerose tristi problematiche della società attuale, soprattutto dell'adolescenza: il difficile rapporto tra genitori, e figli, le trasgressioni giovanili come l'alcol e la droga, la solitudine, l'anoressia, l'autolesionismo. Altri temi toccati sono l'autismo,la situazione dei "cervelli in fuga", i problemi di coppia, l'omosessualità. Sono rimasto affascinato dal personaggio di Mattia, un genio incompreso, asociale, autolesionista, che rifiuta molte convenzioni sociali (come prendere la patente), che in ogni fenomeno che osserva si ricollega alla matematica. Mi è piaciuto molto lo stile, moderno, scorrevole, talvolta vicino alla lingua parlata e con toni un po' rudi. Non dimenticherò mai questo libro. Definirlo stupendo è poco.