Dettagli Recensione
che depressione
Che delusione.
La storia in se non sarebbe banale, ma lo svolgimento ucciderebbe le intenzioni del lettore più accanito.
L'autrice ce la mette proprio tutta per farti sentire nella squallida media delle coppie che dopo due figli finiscono inevitabilmente (mha) per stancarsi ed odiarsi.. insopportabili i richiami alla vita quotidiana, che ti spingono a guardarti in torno pensando "a me tra quanto capiterà?", e "ma siamo proprio tutti così?"
Troppe frasi in corsivo, a sottolineare con enfasi non si sa quale prezioso momento d'angoscia.
Personaggi sciattamente delineati, che si rendono antipatici al lettore sin dall'inizio.
Niente a che vedere con le restanti (e leggibili) opere della Mazzantini.
Sconsigliata la lettura.
Alla Mazzantini consiglio invece di rileggere Che tu sia per me il coltello.