Dettagli Recensione
Dammi la possibilità di leggere un segno migliore
T'innamora, ti fa tremare, ti fa capire quanto prima di vedere il buio e viverlo non sai proprio niente della luce!
Ha la capacità di far sentire il dolore della guerra dal punto di vista del dopo "E' stato più facile prima correre sotto le granate che dopo passeggiare sulle macerie", è questo ciò che ogni uomo si porta dentro ed è questo dopo che sei obbligato a superare per riuscire a vivere e costruire ciò che ti è stato distrutto!
Sotto una granata la paura è solo istinto di sopravvivenza, sopra una maceria la paura è vera, viva, grande e ci cammini sopra, la vedi nei visi della gente, nei gesti, nel silenzio di ogni uomo che ti passa accanto.
E poi tra queste righe c'è l'amore, immenso amore, visto in tutte le sue forme: c'è quello tra Gemma e Diego dal quale non ti stacchi più, è una poesia che ti entra dentro, irruente e desiderosa e una libertà del quale riga dopo riga non puoi più farne a meno; c'è l'amore tra Gemma e Gojko, importante, vitale, amore amico di una vita, è lui Gojko, il poeta, che nella sua follia ti fa sentire al sicuro;
c'è l'amore tra figli è genitori, diverso in ogni persona e famiglia, quello violento del padre di Diego e quello silenzioso del padre di Gemma e poi c'è quello tra Sebina e Mirna legate da un filo indistruttibile che le terrà unite fino alla morte;
ci sono tanti amori, tanti e diversi e la spettacolarità è che ti entrano dentro tutti, ti riempiono!
E poi c'è la morte, una morte fisica delle persone che come pedine cadono sotto le granate e la morte dell'anima, lenta e crudele.
Il finale è una sorpresa e diventa un punto di partenza per tutti i sopravvissuti, è un punto di partenza per l'amore, per la speranza e per la vita.
In questo libro il dolore ti insegna che per ognuno esiste “la cosa bella”.