Dettagli Recensione

 
Tutta la vita
 
Tutta la vita 2012-11-09 12:20:23 catcarlo
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
catcarlo Opinione inserita da catcarlo    09 Novembre, 2012
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Romana Petri: “Tutta la vita”

Se non sulla felicità, questo è un romanzo sulla forza di volontà e sull’ottimismo. Li incarna bene Spaltero, con tanto impeto da trascinare anche l’improbabile (per gli altri) amore della sua vita, una donna con cui ha condiviso la lotta partigiana e che ha una pericolosa tendenza a parlare con i molti morti della sua sfortunata famiglia in cui i nomi di tutti iniziano per ‘a’. Per lui, Alcina, che è la vera protagonista, accetta di abbandonare affetti e luoghi conosciuti nella natia Umbria: come Adele H. ma con assai più fortuna e in compagnia di un cagnone a dir poco isterico, affronta il lungo viaggio per mare che la conduce in Argentina verso un matrimonio fatto di normali alti e bassi ma anche di un legame che resta saldissimo. Anche quando il destino (ovvero la storia) picchia alla porta colpendo spietato gli affetti più cari, Spaltero e Alcina trovano nella loro unione la forza di ripartire da dove tutto era iniziato. Un melodramma? Sì, e in parecchi passaggi anche a tinte forti, tanto che è stato naturale dare a Spaltero un volto che non fa parte dei miei beni iconografici, quello di Amedeo Nazzari: però si tratta anche una sfida vinta perché è notoriamente più facile raccontare l’infelicità e l’eccezionalità. L’autrice descrive con bravura i piccoli mutamenti nell’animo della sua protagonista e, anche se in queste oltre quattrocento pagine non tutto funziona, i momenti belli sono in netta maggioranza, come ad esempio la delicata prima notte di nozze. Tra i difetti si può invece annoverare un ritmo discontinuo, che a volte rallenta fino a rischiare l’impantanamento in special modo in alcuni dialoghi troppo verbosi, per poi accelerare di colpo quando entrano in scena i criminali di Videla (fra i quali, Rafael assomiglia davvero tanto ad Alfredo ‘el Rubito’ Astiz). In questi momenti più deboli c’entra, in un modo o nell’altro, Toni, intellettuale di scarso nerbo che sembra l’esatto opposto di Spaltero e Alcina: sballottato dall’esistenza a cui reagisce aggrappandosi alla bottiglia, continua a predicare bene e a non razzolare per niente risultando il personaggio più debole del romanzo, per quanto ingombrante e con la faccia di Al Pacino. E’ inevitabile pensare che Petri abbia voluto mettere a confronto la concretezza della gente comune (gente che ha fatto la Resistenza, comunque) con l’irresolutezza dell’uomo di pensiero che si è come ritirato in sé stesso, ma forse significa razionalizzare troppo: meglio lasciarsi andare al ritmo tranquillo di una lingua irregolare ma efficace – a parte qualche commistione dialettale che salta fuori in modo all’apparenza casuale – nel raccontare una bella storia d’amore che attraversa quasi quattro decenni nella seconda metà del Novecento.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente