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Ho ammirato il personaggio, nonostante il racconto
L'arte della gioia è la storia di Modesta, una ragazza venuta dal nulla che riesce a conquistare un posto di rilievo nella società della Sicilia della prima metà del '900.
Modesta è intelligente e determinata, furba e prima di remore, vogliosa di conoscenza e dotata di senso pratico. Ho ammirato di lei la capacità di non cedere ai ricatti della società: c'è un solo metro di misura delle cose, il suo.
Modesta non crede negli eroi, perché si vive di realtà, e non di ideali. Questa è l'arte della gioia: vivere la vita vera secondo il proprio credo.
Questo contrasta parecchio col mondo che la circonda in quel periodo - in cui ci si batte per il fascismo o per il comunismo - rendendola una innovatrice, sia dal punto di vista ideologico, che in quanto donna.
Storia di un personaggio affascinante e particolarmente verosimile, quasi tangibile.
Peccato però che in certi punti il libro sia veramente pesante e la storia si perda in inutili digressioni. L'inizio è scorrevole, ma man mano che Modesta cresce ed invecchia il testo si arena sempre di più.
Mi è piaciuto, ma per leggerlo ci vuole pazienza.
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