Dettagli Recensione
L'amore ai tempi del terrore
Il libro appare, nelle prime pagine, difficile da leggere, quasi astioso... poi, però, la penna si distende, i tratti si fanno morbidi e leggeri...
Questo romanzo, così autobiografico all'apparenza, è scenario invece di una importante analisi sociologica, quasi antropologica della nostra era.
Tratteggia i contorni di un Uomo allucinato, divenuto schiavo delle proprie ansie, padrone non della propria vita (nanche nel suo aspetto effimero, neppure nel suo apice amoroso), ma solo della propria merce.
Qualcuno diceva che la nostalgia è un tratto tipico del post-modernismo: l'opera di Luperini mostra efficemente il lancinante sentimento che in fondo ci pervade tutt*, persino coloro, che, più giovani, non conoscono epoche diverse, non agiscono il proprio tempo, ma rimpiangono quello passato.
Nella corsa della-sulla verità, appare rifugio solitario ed ineludibile, così intimo e personale, al tempo stesso paradigmatico, la figura di Claudine: amore antico e profondo resta distante ed incondivisibile... quasi come il mondo sognato, come coloro che hanno vissuto il tempo d'allora.. un tempo in cui sogni erano possibili.