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Una nave? No, un immenso scrigno di Emozioni!
Mentre penso al nome di Danny Boodman TD Novecento sorrido malinconicamente, con affetto. E' incredibile come solamente questo nome rievochi completamente questa dolcissima storia raccontata da A. Baricco. La leggenda del pianista sull'oceano titola il film, giusto, lui non è semplicemente il più grande pianista che abbia solcato l'oceano, ma il più grande pianista che si possa immaginare! E' nato sul piroscafo Virginian e da questo non è mai sceso... neanche un minuto. Questo libro mi ha preso e portato fuori dal mondo appena lo ho aperto; si perchè Baricco fa notare che è la trasposizione di un testo teatrale che lui aveva scritto per un monologo, questo lo rende ancora più coinvolgente. Le indicazioni per l'attore, per le scenografie e per la musica che deve sostenere la scena rende tutto più dettagliato; accresce la suspense narrativa, ed ogni dettaglio non è a caso, descrive un'emozione ben precisa. Novecento è un personaggio introverso, caratterizzato da una grazia innata... ma soprattutto sa osservare, con estremo entusiasmo, ogni singolo passeggero che abbia viaggiato sul Virginian. Così il suo talento in perfetta simbiosi con la sua sensibilità, gli permette di suonare una musica che non è di questo mondo, una musica che esprime tutte le emozioni dell'animo umano, ed è questo che senti mentre leggi il libro; spontaneamente provi amore per Novecento, ti senti vicino a lui, come quando sfida il carismatico ed un po' sbruffone pianista Jelly Roll. Momento epico, nel quale s'intrecciano il dispiacere che provi per Novecnto, ti vien da esclamare "Dai Novecento, non farti rendere ridicolo da questo cialtrone!" Ti viene da piangere, ma lui ne sa una più del diavolo, riesce a sorprenderti con immenso stupore, ed io mi sono ritrovato a gioire con le lacrime agli occhi! E' nato sulla nave e su questa si spegnerà per sempre. Anche un' uomo dalla personalità incredibile come lui possiede, non avendo mai vissuto al di fuori del Virginian, si è creato un suo mondo meraviglioso, cogliendo tutte le sensazioni, i sentimenti di base che ogni sognatore vorrebbe ritrovare nella vita reale; ha sofferto in segreto, perchè consapevole che niente lì fuori poteva avvicinarsia al suo "mondo". Eh, già, la vita fuori dal Virginian è senza confini. Gli animi lucenti non sarebbero che piccole luci invisibili.
"Il piano è composto da ottantotto tasti, su questi tasti posso esprimere l'infinito che è dentro di me. Il mondo là fuori è composto da miliardi, infiniti tasti, su quelli suona Dio"
Grazie Dalila, mi hai donato questo piccolo prezioso libro, sapendomi leggere nel cuore... TD (Thanks Dalila!) :D
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Bravo, bellima recensione....cioa mt
Baci, TS :D
Bacione TD Daly !
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