Dettagli Recensione
Marcello Fois: “Nel tempo di mezzo”
A me piacciono i libroni. Per questo ho appreso con un certo disappunto che, nei progetti, la saga della famiglia nuorese dei Chironi doveva essere un unico volume, poi spezzato in tre parti per esigenze editoriali. Il (blando) apprezzamento per la serialità si è così sostituito al Grande Romanzo Sardo, con la conseguenza che ci vogliono ottanta pagine per arrivare allo stesso istante in cui si conclude il precedente ‘Stirpe’. Della circostanza approfitta il destino – leggi: la sfiga – che se ne sta acquattato come i vietcong nella boscaglia per metà percorso prima di tornare a segnare la vita della famiglia protagonista, annunciato dalla ricomparsa di un tocco di soprannaturale comunque meno diffuso che nel primo libro della saga. Il ritorno in scena del fato rappresenta un netto cambio di passo nell’andamento del racconto che passa da una sorta di largo maestoso a un andante in lento crescendo che afferra il lettore allo stomaco e poi, giunto al culmine, scioglie di nuovo la tensione nel capitolo finale che prepara la puntata successiva. In ogni pagina, comunque, la scrittura densa di Fois – che richiede sempre un doveroso supplemento d’attenzione per essere penetrata a fondo – sa rendere con maestria i tratti sovente aspri della natura sarda, lavorando molto su colori e odori, nonchè i piccoli o grandi moti dell’animo che agitano l’umanità che la abita: il faticoso viaggio di Vincenzo verso la casa del nonno paterno, la costruzione del suo amore, il denso pathos dei momenti topici come il secondo aborto di Cecilia o la notte di Natale che rappresenta una fine ma anche un inizio. Gli uomini e le donne del romanzo, oltre a dover affrontare i problemi del quotidiano, si ritrovano a vivere un cambiamento epocale che, in meno di due decenni, li porta dalle miserie della guerra alle soglie del boom economico: gli sconvolgimenti culturali e sociali penetrano a fatica fra gli arcaici costumi locali mentre una strada ben più spianata trova l’illusione della ricchezza per tutti che si concretizza, essenzialmente, in una grande speculazione edilizia. E’ questo il vero ‘tempo di mezzo’ che racconta il libro di Fois, durante il quale i Chironi vedono narrato il segmento centrale della propria storia con il consueto impasto di fortune commerciali e traversie personali che però non possono impedire alla vita di continuare in un mondo nuovo: il romanzo conclusivo partirà dalla fine degli anni Settanta, quando nessuno dei personaggi finora centrali è ancora vivo.