Dettagli Recensione

 
La vita accanto
 
La vita accanto 2012-10-20 13:56:35 catcarlo
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
catcarlo Opinione inserita da catcarlo    20 Ottobre, 2012
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Mariapia Veladiano: “La vita accanto”

Se un libro, di sole centosessanta pagina, inizia come un racconto gotico e finisce dalle parti di ‘Signore e signori’ c’è qualcosa che non funziona. Così si rimane male per lo spreco dell’accurata costruzione di quella atmosfera opprimente che percorre i primi capitoli, quando la nascita di Rebecca, una bimba di rara bruttezza, sconvolge i delicati equilibri di una bella e apparentemente solida coppia borghese: le psicologie sono disegnate con mano delicata e le aspettative del lettore vengono coltivate con perizia. Mentre Rebecca cresce scoprendo la durezza della sua condizione ma anche che il futuro è – alla lettera – nelle sue mani (specie a contatto con la tastiera di un pianoforte), la storia vira verso il dramma familiare e il calo di tensione è evidente anche se la qualità della scrittura non viene mai meno. Sono i personaggi ad essere irrisolti, a partire dall’incomprensibile zia Erminia per finire con l’ectoplasmatico padre (ma forse questo può essere spiegato dal fatto che, fra queste pagine, gli uomini hanno un ruolo molto marginale): nel finale, i garbugli di famiglia vengono dipanati quasi ci trovassimo in un giallo mettendo in fila una bella dose di scelleratezze che rispuntano dal tappeto sotto al quale erano state cacciate in gran fretta. Diventa così (troppo) esplicita la denuncia dell’ipocrisia in una piccola città di provincia – nello specifico, Vicenza – che è anche all’origine degli episodi riguardanti le conseguenze dell’agguato scolastico alla protagonista e dello scavo sul fondale del fiume Retrone. Le sovrapposizioni e le deviazioni delle linee di attenzione finiscono per caricarsi sulle spalle del personaggio principale che, per quanto caratterizzato con bravura e affetto, non ha la forza per reggere il tutto: per fortuna che tra Maddalena, piagnucolosa governante che supplisce al ruolo di madre alla piccola, e la signora De Lellis, un po’ piovuta dal cielo, arriva nella sua vita la dinamica Lucilla, forse la migliore figura del romanzo con la sua abitudine a sillabare le parole per sottolinearne l’importanza. Le pagine più efficaci si rivelano allora quelle in cui Rebecca è da sola con le proprie inadeguatezze e le proprie paure, conscia del bisogno di imparare a superarle per poter avere una vita pressappoco normale: la parte migliore, oltre a quella iniziale, di un romanzo che regala una lettura veloce e piacevole ma che si rivela aldisotto delle aspettative che mi ero creato leggendone qua e là.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca