Dettagli Recensione
Un'emozione che buca il cuore.
"Stanotte ho saputo che c’eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d'un tratto, in quel buio, s'è acceso un lampo di certezza: sì, c'eri. Esistevi"
Parte tutto da qui.
Parte da questa consapevolezza un dialogo unilaterale da una madre verso il figlio.
Un dialogo che poggia su poche frammentarie certezze e mille e più dubbi.
La maternità è solo un atto di egoismo, per rispettare la morale, o all'opposto è un atto d’amore verso un bambino che desidera nascere? Regalo o costrizione?
Aborto equivale ad omicidio? O omicidio è far nascere un bambino in un contesto così socialmente e umanamente complesso?
"Ora ti chiedo se sei disposto a correre il rischio di lavare le mutande degli altri e scoprire che il domani è un ieri. Tu che te ne stai dove ogni ieri è domani, e ogni domani è una conquista. Tu che non conosci ancora la peggiore delle verità: il mondo cambia e resta come prima."
Tenera mamma, fuori dagli schemi, racconta al feto fiabe autobiografiche che dipingono la vita come un percorso costellato di soprusi e ingiustizie e lo rende partecipe delle sue ansie, angosce, paure, perplessità. Le fatiche della vita, una guerra che si ripete ogni giorno, nero su bianco, descritte da una penna matura, semplice, nitida, pulita.
Un viaggio tra vita e morte per capire che la maternità non è un dovere morale.
Non è nemmeno un fatto biologico.
La maternità è una scelta cosciente.
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Commenti
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@ Katia: sono completamente d'accordo con te, è una lettura che offre interpretazioni differenti a seconda dell'età e del momento in cui la si affronta.
Lo lessi la prima volta quando avevo solo quindici anni, come "imposizione"scolastica, sono passati nove anni, non molti, ma mi sono soffermata su aspetti diversi rispetto alla mia prima, e forse precoce, lettura. E' un piccolo capolavoro da scoprire e ri-scoprire!
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