Dettagli Recensione
Vado via tenendo il libro PER mano.
Tre tentativi per spiccare il volo.
Il volo che sembra portarti in alto, ma quando credi di aver toccato il cielo, il cielo non conta piu’ , e’ diventato buio e percepisci soltanto il dolore dello schianto a terra.
Il volo che ti alza lassu’ sopra i tetti , senza nemmeno sbattere le ali perche’ forse neppure stai volando, stai solo immaginando di farlo.
Il volo dei piedi per terra, i tuoi piedi ed i suoi avvinghiati e complici contro la forza di gravita’ , ascoltando il silenzio di chi e’ innamorato, perdendosi tra le note di un violino, senza muri che dividano.
Una scrittura semplice e pulita, magnetica tanto quanto la storia di cui narra.
Una penna creativa, immaginifica, che alle consuete righe aggiunge spazi, pagine bianche con l’unico titolo, un pensiero appoggiato sulla carta da una mano che sembra sudata e invece sta solo piangendo.
Piacevolissimo racconto per parlare di amore ma anche di dolore.
Del mal di vivere che si muove zitto e inquietante tra la gente, quel mostro invisibile che sbrana piu’ di un cane rabbioso e si chiama Depressione. Chiara Zocchi lo propone senza scriverne drammi espliciti ma con leggera convinzione, con una sensibilita’ commovente, che fa piangere e fa anche sorridere.
Ho rubato una frase leggendo.
E non ho intenzione di restituirla.
Questo libro non sta in mano, TI TIENE per mano.
Buona lettura.
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