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Il negativo dell'amore
 
Il negativo dell'amore 2012-09-06 14:20:29 Marghe Cri
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4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Marghe Cri Opinione inserita da Marghe Cri    06 Settembre, 2012
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Chi è "dIverso"?

Cica ha visto la morte in faccia ed aveva gli occhi di sua madre.
Quegli occhi le urlavano l'amore mentre, in mezzo alle acque gelide e tumultuose di un fiume, le braccia la cingevano in un disperato abbraccio mortale.
Questo è il ricordo della madre che l'accompagna nell'infanzia e nell'adolescenza vissute accanto ad un padre che lei non riesce ad amare e a cui forse rimprovera di non aver saputo fermare in tempo l'insano e disperato gesto materno, che per un miracolo non ha portato lei stessa alla morte. Cica vive di ribellioni e di solitudini, attutite dalla presenza del suo cane Tomba e dall'affetto della sua anziana vicina Carmelina.

Ranger è un ragazzino cui il destino ha riservato un cromosoma danneggiato, due genitori intelligenti e amorevoli, un nonno da adorare e un fratello minore indispettito dalle attenzioni che l'intera famiglia riserva a colui che lui vive con insofferenza come un impedimento alla propria libertà.
Ranger invece vive con serenità la sindrome di Down, quasi ignorando la differenza fra sé e i cosiddetti normali, grazie al proprio carattere dolce ed accomodante e alla propria forza di volontà.

Due ragazzini veramente speciali, il cui destino e di incontrarsi in un momento decisivo e drammatico.
Il romanzo, gradevolissima opera prima, racconta con stile semplice e godibile una vicenda di vite difficili, approfondendo con sensibilità e acume psicologico la diversità di Ranger e le difficoltà relazionali e le ribellioni di Cica.
Un libro bello e delicato, a momenti brutale e disperato, ricco di sentimenti ed emozioni. Complimenti alla giovane autrice.


[…]
“Ma cosa c'è di così bello dentro un libro?” Cica è perplessa.
“C'è tutto, bambina. C'è tutto” dice Carmelina. “Ciascuno di noi ha una vita soltanto. Tu sei piccola, ma passa veloce. Te lo posso giurare io, che mi sembra ieri che avevo vent'anni e mi dovevo sposare. Invece le persone che leggono i libri hanno tante vite, una per ogni libro. E tutte diverse. Puoi andare nella giungla, alla corte del re, in Cina. Puoi essere una ballerina, un capitano, un indiano. Quando leggi ti puoi pigliare la vita delle persone del libro, i loro amori, le loro feste, i loro vestiti, i loro cuori. Chi legge ha cento vite.”
[...]

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Commenti

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C.U.B.
06 Settembre, 2012
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Che bello, mi piace molto anche quel paragrafo che hai riportato.
In risposta ad un precedente commento
Marghe Cri
06 Settembre, 2012
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Grazie, è qualcosa che tutti noi che bazzichiamo questo sito sappiamo da tempo, non è vero?
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