Dettagli Recensione
le più strepitose cadute della mia vita
Antonio Flunke è un trentenne che vive a Milano e sogna di fare il cantante.
Siamo negli anni 90, culmine per le boy band come Thake That, Ragazzi Italiani ecc ecc..
Aiutato dal Jr, il manager dei casi persi, Antonio verrà obbligato a fare parte di una di queste boy band, sia poter sfondare e avere successo, sia per sopperire ad un leggero difetto che affligge Antonio dall'età di 5 anni: cade.
Cade al cinema, al ristorante, quando sta per salire in macchina, quando sta per scendre dalla macchina, cade da seduto, salendo le scale...
Insomma qualsiasi occasione è buona per attirare involontariamente l'attenzione su di se.
Un viaggio attraverso la vita di questo ragazzo che con continui rimandi al passato ci porterà a conoscenza della sua infanzia e delle vicende bizzarre dei personaggi con cui ha intrecciato la sua vita.
Scrittura scorrevole e ricercata, narra i fatti con fluidità e con un buon linguaggio che rende il tutto piacevole da leggere.
Nota positiva è la semplicità con cui descrive scene surreali ricche di capitomboli che hanno scatenato attacchi di ilarità spontanei.
A mio parere, scrivere con l'intento di far ridere non è per nulla semplice.
Bisogna essere essenziali senza perdersi in descrizioni forvianti e lui in questo è stato bravissimo!
Non me ne voglia però per i miei voti.
Ero partita entusiasta di avere fra le mani un libro così ironico e speravo che il suo intento fosse quello di continuare su quella linea, invece mi è parso che ad un certo punto si sia perso.
I personaggi secondari entrano in scena togliendo importanza e spazio ad Antonio ed alla sua particolare caratteristica che in teoria dovrebbe essere il centro verso cui tutto gira.
Ha normalizzato il romanzo inserendo esperienze di vita scritte senza quel pizzico di "frizzante" che caratterizzava la storia.
Mi ha dato la sensazione che alcune scene e fatti di vita dei personaggi siano stati inseriti per allungare il romanzo.
Ci sono ottime scene di cui godersi la risata ma credo che quel potenziale ironico con cui era partito sia andato scemando dalla metà in poi rendendo la lettura ordinaria.
Indicazioni utili
- sì
- no