Dettagli Recensione
Più male che altro
Al centro ci sono loro, i Sarracino: padre, madre e due figli. Ceto medio, insieme da una vita, apparentemente felici. L’arrivo del nonno playboy non fa che accelerare i tempi di rottura, dei già precari equilibri familiari. La narrazione è avvolgente, le vicende lavorative si mescolano con quelle personali, in un innesto di pubblico e privato, in un'alternanza di lessico familiare ed eventi collettivi. Incalza, un valzer di tradimenti e vulnerabilità, speranza e ragione, ma anche nei momenti del dramma, aleggia sempre una dimensione paradossale. "Più male che altro" è un delicato e graffiante spaccato della società di oggi, scritto con un approccio narrativo intelligente e leggero. L’ironia è la vera chiave strategica, che induce ad una visione dissacrante, della realtà sociale e familiare. Il finale, volutamente aperto, lascia spazio a tutte le possibilità, soprattutto all'immaginazione del lettore.
Buona lettura:)