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Bianca come il latte, rossa come il sangue
 
Bianca come il latte, rossa come il sangue 2012-08-14 19:04:21 marty96
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
marty96 Opinione inserita da marty96    14 Agosto, 2012
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un po' SEMPLICE ma di grande EFFETTO

CONTIENE SPOILER
“Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini” questo è l’incipit del libro rivelazione di Alessandro D’Avenia, un romanzo che parla di Leo, un sedicenne che frequenta la prima liceo e che si annota le sue riflessioni su questo quaderno. È la storia di un adolescente che inciampa nei problemi che caratterizzano quell’età e sfugge a questi grazie a un motorino o al suo ipod, un ragazzo che i sente solo terribilmente solo, per questo ha bisogno di uscire e farsi guardare, perché se qualcuno lo nota finalmente non sarà più invisibile: Bianco. E poi c’è il rosso, il colore delle emozioni, il colore dei capelli di Beatrice, questo è il vero sogno di Leo anche se lei non lo sa. Leo ha anche una persona su cui poter contare sempre e in ogni momento è Silvia la sua migliore amica, quella che lo aiuta in ogni situazione. Quando però Leo scopre che Beatrice ha la leucemia e che questa malattia ha qualcosa a che fare con il bianco, dovrà svuotarsi delle sue vecchie condizioni e riemergere da questo grande colpo con una consapevolezza e maturità nuova pronto ad affrontare la vita nella sua pienezza che comprende la gioia e serenità e la sofferenza. E così nel libro si affronta una graduale evoluzione di pensiero e di comportamento da parte di Leo che incarna le crisi esistenziali, le difficoltà, le domande tumultuose che si nascondono nell’animo di ogni ragazzo/a.
Il testo è scritto in maniera scorrevole e fluida anche se inaspettatamente dietro ogni riga, dietro ogni parola vi è una riflessione particolare e sempre diversa che viene collegata con quella prima e quella dopo, ho trovato il libro in stretta connessione dalle prime pagine fino alle ultime in cui si denota una relazione tra la prima visione di Leo sulla vita che cambia gradualmente fino ad arrivare alle ultime pagine in cui si comprende appieno il profondo cambiamento avvenuto nell’animo del ragazzo. Ci sono pochi dialoghi, le frasi sono corte e martellanti, incisive e sintetiche. Le riflessioni sono invece la caratteristica più preponderante nel libro, presenti ora in modo sottile solo per chi le sa cogliere ora in modo molto più chiaro e diretto. Il linguaggio non è difficile perché cerca di adeguarsi alla parlata dei giovani di adesso cancellando per esempio alcuni congiuntivi.
I veri protagonisti in questo romanzo sono i colori:
Il bianco ovvero l’assenza, l’invisibilità, il non essere. Quel niente che opprime e soffoca Leo che viene paragonato alla solitudine in cui si trova e alla disperata voglia di attenzioni che cerca in ogni momento per poter esistere, il bianco è l’antitesi delle emozioni è l’impassibilità e indifferenza di fronte a tutto e a tutti, quel vuoto che alberga dentro a Leo, quel vuoto che incarna la mancanza di sogni, di desideri di sproni per vivere la vita non con felicità ma con serenità, con quella grinta e quella carica che ti spinge avanti quella sfrontatezza di fronte ad ogni difficoltà.
Il rosso è l’amore, il calore, la passione, è l’opposto del bianco è il tutto, rappresenta le ambizioni i sogni e la voglia di vivere, rappresenta le emozioni vissute nella loro totalità, le sensazioni e gli stati d’animo che uno prova, attenzione il rosso non è la serenità ma la volontà di afferrarla in tutti i costi, è la forza che uno ha nell’affrontare le difficoltà lungo un percorso non è detto che poi si riesca a raggiungere ciò per cui si combatte ma è quel voler dire io non mi arrendo di fronte hai problemi della vita e alle sofferenze io lotto con tenacia e caparbietà per difendere i miei progetti o i miei ideali. Il bianco è scansare le complicazioni mentre il rosso è difendere i propri principi e le proprie aspettative.
Facendo una ricerca ho scoperto che bianco in greco si dice Leukos mentre rosso Ai-ma, dall’unione di queste parole si crea Leucemia il primo vero ostacolo in cui Leo si imbatte e che decide di combattere con coraggio arrivando a fare donazioni di sangue per Beatrice, arrivando ad amare la scuola per Beatrice fino a fargli delle presentazioni in PowerPoint per illustrargli i suoi posti preferiti con la promessa di portarla dopo la guarigione. Anche se l’epilogo è tragico, segnato dalla morte della ragazza, ora Leo riesce a superare questo non con l’indifferenza o con l’impassibilità che aveva prima per ogni cosa ma con le lacrime e attraverso queste nota la nascita di una nuova persona forgiata dal più grande maestro nella vita: il dolore.
Attraverso questo e grazie all’aiuto del Sognatore ( un supplente che ha spiegato ai ragazzi il significato dei sogni paragonandoli a delle spinte per andare avanti nella vita) Leo uscirà da questa fase della vita fortificato ma non inattaccabile, la testimo-nianza del suo cambiamento sta anche nel linguaggio che all’inizio risultava a volte poco espressivo e inconcludente mentre alla fine risulta maturo e consapevole. La cosa più bella di questo racconto è proprio il genere: romanzo di formazione, grazie a questo ti stupisce dell’evoluzione lenta e continua che Leo ha sotto i tuoi occhi, cresce e si sviluppa soprattutto nella concezione delle cose e in alcuni tratti peculiari del suo pensiero infatti alla fine capisce che il bianco non è tutto che si può contrastarlo, che il primo passo per non sentirsi soli è cercare di capire gli altri e togliersi quelle smanie fanciullesche come il voler avere l’attenzione a tutti i costi, come essere coscienti che il vero significato della solitudine non è non essere notato ma non avere persone al fianco che ti capiscano e che ti stiano vicine per quello che sei non per quello che fai o per quello che indossi. Leo inizia il suo percorso con questa frase:” Mi sento un errore, un errore di ortografia. Una doppia dove non ci va, un "fà" con l'accento. Un colpo di bianchetto e io sparisco, come tutti gli errori. Il foglio resta bianco, pulito, e nessuno vede il dolore nascosto dietro quello strato bianco.” E arriva alla fine totalmente diverso una diversità che si può percepire appieno solo attraverso le sue stesse parole: “Il mio sorriso dice senza parole che quando cominci a vivere davvero, quando la vita nuota dentro il nostro amore rosso, ogni giorno è il primo, ogni giorno è l'inizio di una vita nuova. Anche se quel giorno è il primo giorno di scuola” certo è un libro un po’ sdolcinato e mieloso, colmo di sentimentalismi eppure dopo questa corazza si percepiscono i complessi di un sedicenne chiuso in se stesso che cerca disperatamente aiuto, che urla aiuto ma che non viene udito se non da il Sognatore, quell’aiuto carico di domande, di perché, di insicurezze viene accolto subito dal professore che cerca in tutti i modi di aiutarlo, interrogandolo con severità e nello stesso tempo facendogli veder il alto comprensivo di lui, quella parte del prof. che lo vuole tirare su, che lo vuole sorreggere che lo vuole soddisfare nella sua curiosità.
La parte dei commenti che mi piace di più oltre al giudizio personale in cui mi posso sbizzarrire in critiche e approvazioni è quello in cui mi viene chiesto di analizzare una citazione, in questo libro mi trovo in seria difficoltà, questo perché ci sono talmente tanti spunti di riflessione che non so decidermi alla fine ne ho trovata una che più delle altre mi ha colpito: “I sogni sono come le stelle: le vedi brillare tutte quando le luci artificiali si spengono, eppure stavano lì anche prima. Eri tu a non vederle, per il troppo chiasso delle altre luci." questa secondo me è la chiave di lettura del libro. I sogni come sprone per andare avanti nel tortuoso viaggio che è la vita… attraverso questo Leo riesce a farsi forza a crescere e a maturare cercando di combattere e lottare strenuamente per arrivare alla meta: il proprio desiderio, il proprio sogno, la storia di Leo è quella di un ragazzo normale che dal niente dal bianco riesce a rinascere in un mare di rosso, di amore, sensazioni, emozioni, di calore, di passione, di partecipazione, il primo passo per rialzarsi è appunto trovare un sogno e prendere coscienza del mondo che lo circonda, da questa evoluzione di pensiero scaturisce questa frase, perché il sogno di Leo è Beatrice e dentro lui è sempre stato così solo doveva rendersene conto.

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Commenti

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Ottima recensione.... forse,secondo me, avresti dovuto solo scrivere che l'opera termina in modo tragico senza specificare perchè altrimenti riveli troppo sul finale!! :-)
In risposta ad un precedente commento
DanySanny
14 Agosto, 2012
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Oppure potresti aggiungere la scritta "Contiene Spoiler" cosicché chi legge sappia che riveli dettagli della trama e non si arrabbi perchè viene rivelato il finale. Fidati, ci sono già passato appena iscritto.
Recensione molto accurata :-)
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