Dettagli Recensione
un bel libro!
Questo è il viaggio attraverso le vicende familiari viste con gli occhi di Margherita, una donna che ha subìto le presenze particolari e spesso pesanti dei suoi familiari.
La madre, il patrigno, la Signora, Elisabetta e Carlo..... lo Zio Diecipercento.
Lo zio è morto e Margherita, ricevendone la notizia, si presenta al funerale in incognito perchè se c'è una cosa che proprio non desidera è ritrovare quella famiglia che l'ha sempre screditata.
C'è anche un altro spettatore: lo Zio Dieci che guarda dall'alto della sua evanescenza, i vivi che piangono per la sua dipartita.
C'è un tassello che manca, qualcosa che non quadra, qualcosa che non fa attraversare lo Zio Dieci nell'aldilà.
Sarà solo ascoltando i veri sentimenti dei familiari che cercherà di completare quella linea per poter andare oltre e lo farà seguendo anche Margherita. Si, perchè ha sempre voluto bene a Margherita nonostante i vari ostacoli e le difficoltà che li hanno divisi nel corso del tempo.
L'ho letto tutto d'un fiato, lo ammetto e mi è piaciuto molto.
E' scorrevole e narrato con fluidità che ti fa voltare le pagine senza neanche accorgertene.
Mi ha fatto pensare e uscire fuori alcune riflessioni che voglio condividere con voi.
Mi ha fatto pensare alle mie vicende familiari, a come certi rapporti si possono incrinare per i vari capricci/caratteri e affinità dei vari componenti.
Fa pensare al fatto che spesso da certe persone, nonostante facciano parte della tua vita, è meglio staccarsi per il proprio bene e per la propria integrità psicofisica.
Fa pensare per il fatto che spesso la felicità non sta nel controllo ossessivo nei riguardi dei soldi, del lavoro e di chi ti sta intorno perchè quando inneschi il meccanismo della menzogna e della "gara al più furbo" tutto ti si ritorce contro e ti perdi nei tuoi stessi tranelli.
Spesso la felicità sta dietro ad una vita semplice (ma difficile con i problemi di ogni giorno) in cui la sincerità e l'affidarsi ad altre persone fa bene al cuore.
Spesso abbiamo bisogno di scoprire altarini e smascherare le persone per poter andare avanti nella nostra vita perchè tutto sommato certe persone non cambieranno mai e nonostante tu cerchi di andare avanti sai che se ti guarderai indietro loro non avranno fatto passi avanti, non avranno cercato di dimenticare o di farsi perdonare. No! Rimarranno fermi nella loro ignoranza e limitatezza.
Oppure scopri che certe persone sono cambiate ma che nonostante tutto non ti interessa più perchè qualcosa in te è cambiato ed è pronto per farti vivere un'altra vita, con consapevolezza e con la certezza che nonostante tutta la merda che hai dovuto mandare giù e il pessimo passato che sta alle tue spalle c'è sempre la possibilità di guardare avanti, in cui c'è solo un foglio bianco dove scrivere cose nuove... o cose vecchie, ma viste con occhi nuovi.
Forse la differenza tra Zio Dieci e Margherita è proprio la scelta.
Lei può ancora cambiare e andare oltre, nonostante tutte le cose subìte.
Vivere quello che ha, che è più prezioso di quello che pensava fin'ora.
Lui no! Può solo osservare ciò che ha lasciato.
Zio Dieci è stata la sua stessa vittima.
La prima di una serie a catena, ma Margherita è stata colei che ha avuto il coraggio di spezzarla.
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Commenti
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Bella anche la tua recensione che ho letto qualche giorno fa!! :D
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Bella recensione Maldestra, anche a me era piaciuto molto : ironico e divertente, serio e riflessivo.
Un bel mix, diciamolo.