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Vorrei che la mia anima se lo facesse il suo volo
Giacomo Rossi è un manager apprezzato,vive a Roma, prima di dedicarsi a questo lavoro così serioso e impegnativo con la sua amica e collega di sempre Cristina conosciuta sui banchi della Facoltà di Economia,faceva il Dee Jay e anche in questo lavoro "giovanile" aveva dimostrato talento, collezionando esperienze nelle discoteche di mezz'Europa prima di finire nella più prestigiosa di Londra: il Ministry of Sound, con lo psudonimo di Giako Dj.
Dunque Giacomo/Giako è uno di quegli uomini fortunati in ambito lavorativo e, a quanto ci racconta nel libro, che assomiglia molto ad un diario, sembra cogliere lo stesso successo anche con le donne, fino a quando non si imbatte in una ragazza Alice,che per ironia della sorte lui stesso ha bocciato durante un colloquio di lavoro per assunzioni.Il romanzo si apre e si chiude con questa tribolata storia d'amore, ma non è l'unico motivo di cruccio del giovane manager.
Un giorno Alice , fra il serio e il faceto, chiede a Giacomo qual'è la cosa più strana che gli sia capitata di fare in vita sua e Giacomo, dopo averci riflettuto a lungo le risponde che scrivere una lettera al padre e imbucarla l'ha vissuta come un'azione molto imbarazzante.Ma veramente c'è qualcosa di strano nello scrivere una lettera al proprio padre? Sì, se il proprio padre è morto all'improvviso alcuni anni prima nella sua piccola vineria e se la lettera che imbuchi la indirizzi: Via del Paradiso. Questo di Cacciapuoti è un romanzo sui sentimenti che legano un uomo ed una donna, un padre ad un figlio,un fratello ad una sorella, una moglie al proprio marito,è un racconto ricco di riflessioni acute e anche di citazioni che illuminano. Non molto lontano da qui c'è un mondo per niente banale, basta cercarlo, l'indirizzo? Via dei Sentimenti n°...
di Luigi De Rosa