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Il nostro fuoco è l'unica luce
 
Il nostro fuoco è l'unica luce 2012-08-01 08:14:38 Viola03
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3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Viola03 Opinione inserita da Viola03    01 Agosto, 2012
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Il nostro fuoco è l'unica luce

“La notte è troppo silenziosa, l'amore è un'altra cosa.“


Isola della Maddalena.
Ettore ha tredici anni ed una rara malattia che gli impedisce qualunque esposizione al sole.
La sua pelle è pallida come un raggio di luna e le rare volte in cui è costretto ad uscire di giorno, deve indossare un maschera che lo fa sembrare un astronauta sperduto.
I coetanei lo tengono a distanza o lo deridono, i suoi genitori non lo sgridano mai, lo trattano anzi con la ansiosa sollecitudine che si ha con un cucciolo ferito.
Ettore ha una grande camera all’ultimo piano dell’albergo di famiglia senza finestre ma con un’ unica porta aperta sul balcone e sul mondo esterno.
Da lì, alla sera, lui si affaccia per cogliere il momento esatto in cui si accendono i lampioni, il punto che segna l’inizio della sua vera vita. Uno, due, tre…Luce!
Nella notte Ettore può muoversi senza paura, i suoi occhi sanno distinguere le forme nel buio.
Prende lezioni di vela e non ha bisogno di vedere, perché ha imparato a navigare semplicemente conoscendo il vento.
In questa oscurità ovattata Ettore si sente protetto, finché non conosce Ada.
I suoi capelli biondi, i suoi denti irregolari.
Ada che è una campionessa di tennis, ma che odia quello sport che le viene imposto dal padre.
Ada che la notte fugge, dalla sua vita, dai suoi obblighi, da se stessa.
Ettore sente nascere verso di lei un sentimento nuovo, sconosciuto e si accorge di quanto, quella notte che lo proteggeva, fosse troppo silenziosa, troppo vuota. Capisce allora che deve osare, deve riuscire ad illuminare la sua vita, anche rischiando di bruciare la sua pelle, a costo di scottarsi il cuore.

Una storia d’amore e di crescita raccontata da una voce giovane e leggera. Un messaggio noto, ma non banale: ricordarsi di fare quelle scelte che rendono veramente felici, senza paura di deludere, di fare figuracce, di sentire dolore.
Perché se anche fuori è sempre notte, se si ha un fuoco acceso c’è sempre luce.

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Commenti

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Viola03
01 Agosto, 2012
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Grazie C.U.B., è molto carino. :)
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