Dettagli Recensione
La forza del'equivoco e la freschezza della menta
Tu sei uno struzzo.
Tu sei un maiale, ma in senso buono.
Tu sei una volpe.
Una fattoria, penserete. Invece no, è Suor Speranza che con il suo cipiglio militare gestisce la casa-ospizio in cui alloggia Zia Antonia. E la vita di una superiora può essere così noiosa che non è peccato paragonare ogni persona ad un animale, anche perchè la Suora è cresciuta in campagna.
E si sa, tra malati e anziani, pasti e medicine il profumo dell'ospizio non è sempre desiderabile.
Ma Zia Antonia non ha di questi problemi, protetta da quell'alone di menta che le orbita attorno. Perchè lei magia mentine su mentine. Ogni giorno. E allora perchè, in un luogo in cui l'aglio è bandito perchè indigesto, c'è una puzza d'aglio da tapparti il naso?
Un lavoro per Sherlock Holmes, ma non si può pretendere l'investigatore più famoso di sempre, anche perchè Suor Speranza è decisa a controllare tutto ciò che accade nell'ospizio.
Allora il dottore del paese, il nipote di Zia Antonia, Ernesto, e la Suora stessa indagheranno ascoltando mezze voci, fingendo, ricostruendo e sbagliando, perchè no? Anche perchè entra in gioco Augusta, figlia di salumiere, e si sa, figlia di commerciante (i soldi ce li ha nel sangue), sposa del secondo nipote di Zia Antonia, Antonio (che fantasia i nomi delle famiglie!) e oggetto dei suoi impulsi....ormonali. Augusta infatti è preoccupata, il desiderio coniugale si sta spegnendo (Chissà perchè, roba da arrovellarti il cervello!). Insomma, la storia s'infittisce e i nostri detective sono sempre più disposti all'azione.
E' un libro dominato da tre elementi: la monotonia della vita di provincia,l'equivoco, che genera attraverso false piste l'azione del romanzo, e, come in ogni caso che si ripetta, un bel malloppo, Anche perchè quando interviene il sistema decimale, il confine tra nemico/amico scompare. Soprattutto con qualche zero .......... . Un giallo simpatico, senza forti pretese, ambientato nei classici paesini che intorno alla mia città resitono all'inurbazione, con il rispetto reverenziale per i dottori, le anziane altezzose che vogliono assolutamente provevdere a se stesse, il forte senso religioso e le chiacchiere neanche soffocate tra vicini di casa. Insomma, la classica vita di un paesino, che se posso azzardarmi, avrebebe meritato qualche pagina in più. Ma non si può avere tutto, e i personaggi lo sanno bene.
Cara Zia Antonia, che ventata d'aria nuova! Rigenerante dopo letture pesanti o alla fine di una giornata. Un pizzico d'ironia, a volte persino sarcasmo, fa addormentare con un sorriso. Simpatico, irriverente, stuzzicante: il profumo di Zia Antonia si aggira per la città svelando le dinamiche di un mondo che vive ancora intorno a noi. E sì, le banche creano sempre probemi.
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Commenti
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Bravo, bravo e ancora BRAVO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Comunque sì, è un libro rigenerante e divertente, soprattutto dopo quel mattone di Orwell (anche se, a ben pensarci, erano soltanto 300 pagine).....
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