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Infinitamente
 
Infinitamente 2012-07-24 14:16:17 Massimo
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
2.0
Opinione inserita da Massimo    24 Luglio, 2012

recensione

Romanzo d'esordio per questo giovane scrittore ligure, Antonio Matteo Ghione classe 1982, che si butta subito su strade poco battute. Ghione scrive un romanzo complesso e alchemico, matematico ed esoterico.

Dimenticate l'abusata forma del romanzo, qui abbiamo un'azione che definirei più vicina ai canoni burroghsiani, ma non è certamente fantascienza. Si potrebbe battezzarlo come un romanzo sull'uomo, sulla vita dell'uomo e sui rapporti che egli ha con il cosmo che lo circonda, e con altre entità che lo sovrastano.

L'uomo si è perso millenni orsono, smarrendo quella condizione di vita felice che aveva in origine, poiché si è abbandonato al materialismo e alla cupidigia. Dio ha mollato come ha ipotizzato Garth Ennis in “ The preacher”, o si è semplicemnte arreso all'uomo come in questo libro ? Per poterlo capire dobbiamo seguire il viaggio di J., il protagonista del romanzo, che altro non è che il medium per un lungo viaggio che svalica tra le varie religioni, per cercare ciò che si è perso, ovvero la congiunzione con l 'Uno, sia essa la donna da noi amata, Dio, o il Logos primordiale. Nei vangeli gnostici e non, nel Corano, nella Torah e nella Kabbalah, come negli scritti sacri orientali vi è un filo rosso che collega tutto e tutti : la ricerca della condizione di armonia originaria dell'uomo. La vita non è altro che una ricerca, un continuo scavare all'interno di forme, miraggi, dolore e finitezza.

La luce non può che venire da dentro, ma si deve seguire una via, e quella via la possiamo trovare soltanto esotericamente, ovvero apprendendo la via che non si fà vedere, per poi raggiungere la Gnosi, ovvero la conoscenza, che non è certo quella scientifica, o quella tecnica, anche se esse possono esssere aspetti importanti. J. Stermina, mutila ed uccide, perchè è lui per primo a sanguinare dentro, soffrendo di quella ferita che tutti noi portiamo dentro, che è la nostra stessa origine. Satana è un angelo ribelle che è stato punito da Dio, mentre l'uomo sceglie volontariamente la sua condanna. Non ci sarà salvezza finchè a dominare saranno cupidigia e rancore, odio e guerra, ma terribile pure è la via della conoscenza.

Un romanzo forte, decisamente fuori dagli schemi, che propone, a volte inconsciamente, verità e percorsi dimenticati nei millenni. In queste pagine c'è qualcosa fuori dal comune, ma che è contemporaneamente dentro di noi. “ Infinitamente “ è una preghiera contro l'attuale condizione umana, ma anche un grido disperato contro la perdità di umanità, e non c'è molto da dire, solo ascoltare le grida e mettersi in cammino.

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