Dettagli Recensione
Imprigionato in se stesso
Ho saputo di questo libro guardando una servizio delle Iere e questo Andrea, con la sua sensibilità mi ha catturato e profondamente colpito. E' un ragazzo autistico, che ha un'intimità tutta sua con la realtà. Ha quattro stati fisici: assente, quasi presente, agitato e chiuso. Il libro è il racconto di un viaggio spettacolare che ha fatto col suo papà, perchè per loro era arrivato il momento di prendere il largo, di perdersi. Il papà, prima di partire, ha avuto qualche dubbio, sull'opportunità di tenere Andrea al riparo dal mondo o se per lui fosse meglio portarlo a riempirsi gli occhi di questo mondo. E ha scelto la strada dell'avventura, facendo ad Andrea e a se stesso un regalo di vita. Complimenti all'autore che ha saputo, attraverso il racconto di un viaggio, aprire il cuore di Andrea e farci capire tanto del rapporto tra Andrea e il suo papà. Le parole riportate pari pari in un carattere diverso da quello usato in tutto il resto del libro, sono toccanti, intime, vere, perchè Andrea, che non controlla il suo corpo, è un dolce uomo imprigionato nei pensieri di libertà.