Dettagli Recensione
Con lode!
Ammetto che mi trovo un po' in difficoltà a dover recensire un libro di questo spessore perché c’è il rischio di banalizzarlo o di non rendere l’idea della magnificenza di questo testo.
Ho provato, parlandone, a fare un breve riassunto a voce ma è praticamente impossibile e rischi di allontanare il curioso da una bellissima lettura.
Nessun riassunto può rendere l’idea, secondo me, ma posso parlare delle sensazioni che ha scatenato ed è ciò che so fare meglio.
Fin dall’inizio ero intimorita all’idea di leggere questo colosso della letteratura italiana tanto che ne ero tanto attratta quanto scettica. Per non parlare di tutte quelle persone che mi hanno detto “Calvino non è semplice da capire” oppure “ha una scrittura complessa” ecc ecc.. Tutti giudizi che non aiutano, visto anche il periodo estivo e la necessità di leggerezza.
Mi sono fatta coraggio, ho preso il libro, ho letto due frasi, l’ho lasciato, l’ho ripreso, ho letto altre due righe...
Come se fosse necessario lasciare decantare dentro di me quelle prime parole perché raggiungessero il giusto livello di curiosità. E dopo poco mi ha completamente assorbito.
La prima cosa che salta all’occhio è la scrittura che sembra incastrarsi perfettamente parola dopo parola come fosse un puzzle. Sembra che ogni parola sia stata calibrata e misurata per creare quel testo scorrevole e fluido come pochi sanno creare nonostante il continuo passare da un pensiero all'altro, cambio di narrazione continua e anche persona.
Con questo libro in mano non ti stanchi mai di scoprire dove vuole portarti perché ogni pagina è una sorpresa da scoprire.
Ti ritrovi a camminare dentro le pagine del libro, in questi sogni dai contorni offuscati dove nessun personaggio ha una faccia ben precisa, ma basta solo sentirne parlare che ti sembra di conoscerli da sempre. Lo stesso vale per i luoghi.
E’ un sogno fantascientifico e surreale a forma di infinito in cui tutto è collegato.
Ti ritrovi con un sacco di parole messe in fila perfettamente assemblate con armonia che creano un susseguirsi di fatti narrati straordinariamente.
Un po' di mistero, di fantasia, realtà, amore ed erotismo, lavoro e passione mescolati per creare queste storie surreali da cui farsi cullare.
Passatemi l’associazione: quando lo leggevo avevo la costante sensazione che questo libro fosse come uno dei quadri di Dalì.
Vi siete mai trovati davanti ad un suo quadro cercando di dargli confini definiti? Io credo che più si cerca di capire e definire un quadro di Dalì, più ti perdi nella banalità razionale della nostra psiche in cui tutto deve avere un significato terreno, razionale e materiale.
Invece se osservi il quadro assorbi le sensazioni che ti fa riaffiorare e lasci che i pensieri scorrano naturalmente riesci a trovarti nella giusta rotta e sembra di comprendere in pieno il significato.
Secondo me è la stessa cosa per questo libro.
In conclusione, mi sento di consigliarlo perché è un viaggio psichedelico e fuori dal normale che è giusto provare.
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Cavoli ho appena comprato "il barone rampante" ma le cosmicomiche mi sconfinferano molto!!!
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In realta' e' in ld da un po'. E' il tempo che manca :-(