Dettagli Recensione
Immerso nell'ambiente Ferrarese
Il Giardino dei Finzi-Contini è sicuramente uno dei pochi libri che mi ha sorpreso. Inizialmente annoiato dalle dettagliatissime e accuratissime descrizioni, che personalmente non amo, ma che devo riconoscere in questo caso di livello eccellente poiché mi hanno coinvolto e mi hanno immerso nell'ambiente ferrarese degli anni '40, il libro prende quota grazie al protagonista e io narrante di cui Bassani si serve per narrare in maniera accurata ogni minimo dettaglio ed ogni sentimento.
Il protagonista, il cui nome è ignoto al lettore, visita una necropoli etrusca, rievocando il ricordo di una famiglia ferrarese, i Finzi-Contini. Il giovane io narrante è un ragazzo ambizioso, pieno di dubbi e profondamente innamorato di Micòl Finzi-Contini, una spumeggiante ed affascinante tredicenne dal carattere audace. Il fratello di Micòl, Alberto Finzi-Contini (malato gravemente), Micòl stessa, Giampiero Malnate ed il protagonista si ritrovano ogni pomeriggio nella villa dei Finzi-Contini, sebbene le leggi razziali impongono agli ebrei (il protagonista lo era) la possibilità di svago. L'amore per Micòl cresce sempre di più, ma la giovane ormai diventata donna, respinge il ragazzo che si vede costretto a frequentare maggiormente Giampiero Malnate (non esattamente la persona per lui ideale) dopo la partenza di Micòl stessa per Venezia.
La sensibilità dell'autore di questo romanzo, soprattutto nel descrivere dettagliatamente ciò che vede e, in particolar modo, ciò che sente, rende il libro davvero toccante e significativo. Il carattere e la personalità dell'io narrante vengono schiacciati da quelli vivaci, vigorosi e determinati della bella Micòl che alla fine del romanzo è protagonista di un colpo di scena che lascia stupefatto il lettore, rendendolo pienamente soddisfatto...
Libro assolutamente da leggere, ne vale la pena.