Dettagli Recensione
...e ci penso ancora...
Nella mia libreria non mancano libri che si intitolano "sempre", "per sempre", "se fosse per sempre",..attirata dunque dalla copertina vista per caso in stazione, ho deciso di comprare questo libro. In due giorni l'ho divorato. Il viaggio di Matteo, un viaggio spirituale e temporale, è la rappresentazione più vera dell'uomo che si perde, che si lascia andare, sopraffatto dagli eventi che non può più, o pensa di non poter più, governare. La scrittrice ha, a parer mio, sintetizzato troppo, lasciando troppe cose sospese, un percorso interiore troppo lungo e complicato. La prima parte del romanzo è molto lenta ma non noiosa, nella seconda accadono tanti fatti, troppi. Mi sarebbe piaciuto essere guidata da affermazioni e frasi più riflessive, magari indugiando sulle descrizioni degli stati d'animo, che a volte sono risolte con troppa ovvietà. In ogni caso la trama è molto bella, il libro è scorrevole e la passione che lega il lettore alla vita del personaggio è tanta, fin dall'inizio. In ogni caso sono passati 4 giorni da quando l'ho concluso e mi ritrovo a pensare alla storia, forse per riempire tutti quei passaggi che mancano con la mia fantasia.