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Il senso dell'elefante
Ancora una volta Marco Missiroli non delude il suo pubblico, anzi, egli conferma le sue doti di scrittore di talento e qualità, proponendo una storia complicata, una storia che trabocca di dolore ma anche di amore.
Questo è un romanzo forte, a tratti crudo, ma di una intensità veramente rara.
Padri e figli, madri e figli; legami fragili in balia degli eventi della vita, sottoposti alle complicazioni del vivere quotidiano. Rapporti interrotti e scelte obbligate possono portare ad un bivio e dettare incisivi cambiamenti nella vita affettiva.
Eppoi l'amore e la cura verso il prossimo, elargiti in modo incondizionato a prescindere dai legami di sangue.
Può il tempo e la lontananza spezzare l'unione tra un padre e un figlio?
Fino a che punto può arrivare la dedizione di un padre per il proprio figlio, fino a che punto può arrivare il senso di protezione o lo spirito di sacrificio di un genitore?
La risposta di Missiroli è contenuta in queste pagine stupende; egli è in grado di destabilizzarci, di commuoverci, di stupirci.
La storia che ci racconta è amara e tagliente, è una storia che grida la solitudine dell'uomo, ma anche il bisogno disperato di amore e di calore, il bisogno di approdare ad un porto sicuro, il bisogno di regolare i conti con gli errori del passato.
Lo stile di questo giovane autore è originale e avvincente; a cominciare dalla sua penna essenziale che con rapidi e incisivi tocchi riesce a delineare il suo personaggio, creando uomini e donne colti nella pienezza delle loro emozioni e nella quotidianità dei loro gesti.
La definirei una narrazione per immagini, una narrazione che pur utilizzando poche parole riesce a fotografare l'attimo in maniera nitida e con una profondità toccante.
Missiroli fa parlare i cuori, bandisce le ipocrisie e da' voce alle verità nascoste e a quelle più scomode, toccando temi scottanti e poco graditi alla società di ieri come di oggi.
Una componente delle sue storie di vita è il passato, che si alterna sulla scena col presente, intrecciandosi ad esso e divenendo il luogo in cui cercare l'origine delle situazioni e dei misteri attuali. Un passato avvolto spesso in un alone da fiaba, volutamente dipinto con un pizzico di magia e di surrealtà, animato da colori e profumi oppure sobriamente in bianco e nero; un passato che tra le pieghe dei ricordi racchiude il senso delle gioie o delle sofferenze del presente.
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Commenti
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io ho iniziato a conoscerlo leggendo Il buio addosso e continuerò a leggere tutto ciò che scriverà; adoro il suo stile!
Comunque sia , e' sempre : Silvia l'Impeccabile.
:-) Bella recensione.
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