Dettagli Recensione
Banalitá
I casi letterari molto spesso si rilevano non all'altezza delle aspettative. E per questo non li leggo.
Ma poi ci sono libri come questo che sono "invasivi", che in un modo o nell'altro entrano a casa tua senza che tu lo voglia, e te li ritrovi in mano in una noiosa giornata in cui sei a letto con l'influenza.
Sicuramente é una lettura scorrevole, leggera, abbastanza piacevole. Ma qui si fermano le mie note positive.
La trama non riserva nulla di eccezionale, i personaggi sono due adolescenti - poi adulti - sicuramente problematici ma non unici. La descrizione delle loro paure ed ossessioni cade spesso nella banalitá. Non so nulla dell'autore, potrei sbagliare, ma l'impressione che ho avuto leggendo il libro é quella di un soggetto esterno che parla una realtá che non conosce, che non ha mai vissuto in prima persona, e che quindi per raccontarla si rifá a stereotipi piuttosto banali.
Salvo solo la metafora dei numeri primi che ha dato il titolo al libro. D'effetto e, al contrario del resto, lontana da cliché.
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